Scarcerato e mandato agli arresti domiciliari Giovanni Barbato Crocetta, 25enne scafatese, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione illecita di armi. Il Gip di Salerno ha accolto l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Gennaro De Gennaro, non ravvisando elementi pregiudizievoli al benefìcio richiesto sebbene fosse contestato l’art. 7. Lascia il carcere di massima sicurezza di Lanciano uno dei soggetti più pericolosi di Scafati, appartenente alla malavita locale. Lo scorso anno si erano diffuse delle false notizie di presunti pentimenti del Barbato Crocetta che non si è mai pentito e non ha mai collaborato con la giustizia. Secondo la Dda il giovane pregiudicato, unitamente a Giuseppe Buonocore, genero di Franchino Matrone, alias à belva, avrebbe tentato di estorcere denaro ad un tabaccaio scafatese, sparando nella saracinesca dell’esercizio commerciale per intimorire l’esercente. Tutto ripreso dalle videocamere di sicurezza.il 25enne scafatese era già finito nei guai in diverse occasioni. L’ultima è l’inchiesta che lo aveva fatto finire nel mirino della Dda di Salerno con l’accusa di riciclaggio in quanto insieme ad un suo conoscente, aveva fornito ai killer – secondo l’accusa dell’antimafia di Salerno- la moto utilizzata per l’agguato a Piazza Falcone Borsellino il 26 aprile 2015 nel delitto di Armando Faucitano
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2019 - 08:05