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Scafati, Grimaldi (Pd): ‘Abbiamo il dovere di ricostruire dopo le macerie di questi anni’

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“Abbiamo un impegno politico, e un obbligo morale: provare a ricostruire la nostra città dopo le macerie di questi anni”, lo dice in una nota Michele Grimaldi, segretario cittadino del Pd di Scafati che si avvia al voto comunale dopo gli oltre due anni di commissariamento.

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“Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del nostro Comune -spiega Grimaldi nella sua lunga nota- è stato infatti solo la drammatica conclusione di anni di scellerata gestione amministrativa: di mancanza di capacità, di avidità, di arroganza, di arrivismo, di favoritismi, clientele, prebende. L’ex Sindaco Aliberti e la sua familistica ditta ci lasciano un enorme buco di bilancio ed una buca altrettanto enorme al posto del mai realizzato Polo Scolastico, e ci lasciano il fallimento di qualsiasi cosa alla quale abbiano messo mano: fondi +Europa, Piano Urbanistico Comunale, Piano di Insediamento Produttivo, rilancio della Ex Copmes. Nessuna traccia della riqualificazione del centro storico, periferie abbandonate a se stesse, una rete fognaria tre volte inaugurata senza che fossero nemmeno partiti i lavori, nessuna manutenzione dell’ordinario, con strade e pubblica illuminazione collassate su stesse. Volevano scrivere la storia, ed in effetti l’hanno scritta: le pagine più buie della nostra città dal dopoguerra ad oggi”.

Poi l’attenzione del giovane segretario del Pd scafatese si concentra sulla commissione Prefettizia. “La Commissione Straordinaria, giunta nel nostro Comune per colpa di chi ha aperto le porte di Palazzo Mayer alla camorra (e su questo parlano chiaro gli atti firmati sia da Minniti che da Salvini), ha aggravato una situazione già di per sé difficile,-si lamenta Grimaldi-rinchiudendosi nella burocrazia, non dando ascolto alle più immediate esigenze e ai più elementari diritti della nostra comunità, mostrando scarsa cura e attenzione per il nostro territorio, le sua famiglie, le sue imprese, il suo futuro. Ora sta a noi cambiare passo, farci carico di una sfida estremamente difficile, provare – appunto – a ricostruire. Insieme, che è la parola di cui più ha bisogno la nostra comunità: dopo anni nei quali la violenza politica e l’arroganza dell’ex Sindaco ha lacerato il tessuto identitaria, sociale, se volete anche affettivo della nostra comunità”.

E poi la chiosa finale e l’appello a “ricostruire, e insieme, dunque. Ripartendo dalle piccole ma fondamentali cose del vivere quotidiano: strade pulite, luci accese (di sera e non di giorno), ripristino dei luoghi simbolo come i nostri parchi (dalla Villa Comunale a via della Resistenza, fino allo scempio della pista ciclabile), sicurezza e cultura, che devono viaggiare assieme sotto il vessillo della legalità e della giustizia. Che si ottengono con più forze dell’ordine certo- dice Grimaldi- ma anche capovolgendo il bilancio del Comune, mettendo al primo posto le politiche sociali, non lasciando nessuno indietro, non lasciando nessuno solo. E poi risolvere, come abbiamo provato a fare in questi mesi e proveremo a fare nei prossimi le grandi questioni della nostra città: rilancio dell’Acse dopo la scellerata gestione dell’attuale amministratore unico, il caso Helios, il fiume Sarno, l’ospedale Scarlato.

Per questo abbiamo costruito in questi mesi, a partire dall’appello che facemmo il 28 settembre, una coalizione civica e progressista, guidata dalla generosa disponibilità di Michele Russo, nostro candidato a Sindaco. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che credono si possa costruire una città diversa, e migliore. Superando rotture e rancori del passato, ambizioni personali legittime e meno legittime, diffidenze e incertezze.Andiamo avanti- conclude Grimaldi- senza paura: c’è una città da ricostruire e da consegnare – migliore – a chi verrà dopo di noi”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2019 - 13:03


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