Maddaloni. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori di Pasquale Crisci (28 anni) e Domenico Tedesco (46 anni), di Maddaloni. I due furono condannati in primo grado con l’accusa di concorso in estorsione e tentata estorsione sul web ai danni di una donna. Sentenza confermata anche in Appello dalla corte di Ancona, legittimata dal fatto che il caso avvenne nelle Marche. Gli avvocati dei due maddalonesi, hanno presentato ricorso in ultima istanza, poiché, questa era la tesi, le schede telefoniche e le carte ricaricabili potevano essere state utilizzate da altri, nonostante la titolarità di Crisci e Tedesco.
Per i giudici della Cassazione, però, il ricorso è stato definito inammissibile. Nel motivare la decisione, si spiega che “una volta accertata la titolarità di alcuni strumenti di pagamento o di comunicazione, non sussiste un onere a carico della pubblica accusa di verificare che gli stessi siano nella effettiva disponibilità di chi ne è titolare“. Inoltre, viene sottolineato il fatto che Crisci e Tedesco domiciliano in immobili contigui della medesima via.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2019 - 19:19