Partenza lenta anche nei Caf nel centro di Napoli per le domande del reddito di cittadinanza. “Stamattina quando sono venuta ad aprire c’era una signora ad aspettare fuori dalla porta, credevo fosse la prima di una lunga serie di clienti, invece sono le dieci ed e’ l’unica ad aver fatto la domanda per il reddito”, a raccontarlo e’ Luisa, titolare di un Caf in via dei Tribunali, in pieno centro storico, vuoto. “Per fortuna abbiamo tempo per studiare – spiega – perche’ tutta la documentazione finale ci e’ arrivata solo ieri sera”. Quattro persone in fila al Caf in via Duomo, che si e’ attrezzato con il distributore di numerini ma non c’e’ coda. Chi aspetta ha molti dubbi, una donna e’ convinta che il Caf prenda dieci euro di commissione per accettare la domanda. La speranza, in chi c’e’, pero’ e’ tanta: “Io e mia moglie – racconta Mimmo – siamo senza lavoro e abbiamo due figli. Ci arrangiamo con qualche lavoretto, io ho perso il lavoro cinque anni fa. Facevo il saldatore per le tumulazioni in un’agenzia di pompe funebri. Poi hanno approvato la cremazione, il lavoro e’ diminuito e sono stato licenziato”. Mimmo paga 800 euro di affitto e aspetta il reddito di cittadinanza, ma sopratutto il lavoro: “Ho 50 anni – spiega – e non sono riuscito a trovare un altro lavoro stabile. Se me ne offrono davvero uno sono pronto a spostarmi ma prima vado a Lourdes a ringraziare, poi vado a lavorare ovunque. Il reddito di cittadinanza e’ importante ma lavorare e’ una questione di dignita'”. In coda c’e’ anche Ciro, ha 62 anni, gestiva un bar ad Aversa: “Da quattro anni sono senza lavoro avevo il Rei di 147 euro e la social card di Berlusconi. Ora con il reddito dovrei arrivare a 500 euro al mese che mi permetterebbero di arrivare alla pensione a 67 anni”. Qualche richiedente in piu’ c’e’ a via Torino, alle spalle della Stazione Centrale, ma nessuna ressa. “Nei giorni scorsi – spiega ancora Luisa – molti sono venuti ad informarsi dei requisiti per il reddito.
Articolo pubblicato il giorno 6 Marzo 2019 - 14:25