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Napoli. “Siamo convinti che dopo la sperimentazione non ci sarà più bisogno di sollecitare la presenza delle donne all’interno dei Cda, auspicando che la percentuale sarà più elevata rispetto al minimo previsto”. Lo ha detto Monica Buonanno, assessore al lavoro Comune di Napoli, nel corso del convegno “La legge Golfo-Mosca, l’evoluzione dei Cda”, organizzato presso l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta.
“Occorre mettere a confronto le esperienze di professionisti e imprenditori per fare una mappatura delle società che stanno ampliando il numero delle donne componenti nei Consigli di amministrazione e negli Organi di controllo. E sensibilizzare i colleghi sul tema, affinché vengano rispettate le quote di genere”, ha evidenziato Carmen Padula, consigliere Odcec Napoli con delega alle Pari opportunità. “Per riuscirci, procederemo a un elenco di tutte le colleghe iscritte all’Ordine dei commercialisti con l’indicazione delle singole specializzazioni, rendendolo poi fruibile a tutte le aziende che potranno attingere tra le migliori professionalità”.
“L’impatto delle legge è stato positivo sotto l’aspetto della crescita delle donne nelle governance, cresciute dal 6 all’8 per cento, e di crescita delle aziende”, evidenzia Liliana Speranza
, consigliere Odcec Napoli. “Nei Cda con le donne c’è un maggiore equilibrio finanziario e una maggiore crescita del fatturato. È stato anche dimostrato che le donne nei Cda sono più giovani e con titoli di studio migliori. C’è un cambio di cultura e questo è importante”.Per Antonella La Porta, presidente Fiddoc, “purtroppo c’è voluta una legge per sensibilizzare sull’argomento. Ci aspettiamo una crescita numerica delle donne nei Cda ma anche in quei ruoli di governance aziendale nel privato e nel pubblico”.
Fortuna Zinno, consigliere Odcec Napoli, evidenzia: “I professionisti possono fare tanto in questo ambito, la creazione di un elenco delle donne commercialiste, dal quale si possano attingere professionalità capaci e giuste nel loro ruolo, sarebbe la prima in Italia”.
Secondo Mariolina Coppola, presidente nazionale Soroptimist International d’Italia 2019/2021: “C’è ancora molto da fare. A livello quantitativo eravamo vicine allo zero e adesso per obbligo di legge siamo al 33 per cento delle donne nei Cda ma solo perché c’è un obbligo di legge. Qualitativamente, invece, ci sono moltissime consigliere ma pochissime presidenti e amministratrici delegate. Serve un cambiamento culturale”.
Marialuigia Vitagliano, presidente Comitato Pari Opportunità ODCEC Napoli, sottolinea infine come l’aumento femminile nei Cda “è evidente, le donne mettono impegno nei loro incarichi, speriamo che emergano le competenze delle donne nei loro ruoli”.
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