L’Anida sta ponendo da tempo il problema relativo all’eccessiva facilità con cui vengono emessi i contrassegni H da parte di alcuni comuni della Campania. Tale attestazione deve essere rilasciata solo a soggetti affetti da disabilità che limitano sensibilmente la capacità motoria, in seguito alla presentazione di una certificazione medica redatta dopo visita in una struttura pubblica. Sembrerebbe invece che alcuni comuni rilascerebbero i contrassegni sulla base di certificazioni redatte da medici di base o da strutture private”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli nell’interrogazione rivolta alla Giunta durante il Question Time di venerdì 8 marzo. “Il numero di attestazioni emesse sarebbe eccessivo, addirittura non sarebbe possibile misurare il numero di contrassegni attualmente in circolazione. Solo in Campania sarebbero circa 100mila. I veri disabili sono danneggiati da tale situazione. Atteso che nel caso di deficit motorio l’automobile rappresenta un dispositivo necessario per la mobilità sarebbe auspicabile la creazione di una banca dati che permetta ai disabili di circolare liberamente senza incappare in sanzioni relative al passaggio nelle Ztl degli altri comuni. I rilasci facili rappresentano anche un danno per i veri disabili che vedono i propri stalli occupati in maniera illegittima. Tra l’altro le casse comunali perdono il gettito proveniente dalla sosta delle automobili appartenenti a soggetti in possesso di contrassegni H rilasciati con eccessiva facilità”.
Al quesito posto da Borrelli la Giunta ha risposto comunicando l’avvio dell’istruttoria di revisione delle procedure per il rilascio dei contrassegni previste dalla Deliberazione n.1167 del 2005. Un passo importante al pari dell’istituzione della banca dati regionale che, oltre a consentire di avere contezza numerica delle attestazioni in circolazione, permetterà alle amministrazioni di evitare di sanzionare soggetti che sono in possesso dei contrassegni rilasciati in altri comuni. “Grazie all’interessamento del consigliere Borrelli abbiamo avuto modo di assistere al primo passo di un percorso di revisione che dovrà essere poi esteso sul piano nazionale – afferma Giuseppe Sannino, presidente nazionale dell’Anida -. Da circa dieci anni combattiamo l’eccessiva facilità con cui vengono attualmente rilasciati i contrassegni. Tali attestazioni dovrebbero essere rilasciate esclusivamente a chi è affetto da gravi problemi di carattere motorio. L’automobile rappresenta un succedaneo della carrozzina che permette la mobilità ai soggetti affetti da deficit. La revisione della deliberazione del 2005 rappresenta un passo fondamentale al pari dell’istituzione della banca dati regionale. In questo solco si devono innestare i successivi provvedimenti che attendiamo dal governo e dalle altre regioni in merito ad una seria revisione delle procedure per il rilascio”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2019 - 17:46