Durante una violenta lite tra coniugi, il marito, percosso ripetutamente dalla moglie, indietreggia verso la finestra del bagno e finisce per cadere da un’altezza di oltre sei metri, morendo per le conseguenze del trauma cranico sei giorni più tardi. E’ questa la ricostruzione dei fatti secondo la procura di Salerno, che ha chiesto il rinvio a giudizio della donna 42enne con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Il fatto e’ avvenuto il 15 marzo di due anni fa in un’abitazione di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano; l’uomo era poi deceduto il 21 marzo nell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Oggi, all’udienza preliminare, l’avvocato della donna, Andrea Tata del foro di Salerno, ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato condizionato all’ammissione di una nuova perizia che sara’ svolta da un altro perito. La tesi difensiva da sempre sostenuta e’ quella della tragedia familiare.
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