Al parco archeologico di Paestum sono partiti gli scavi alla “Casa dei sacerdoti”, uno degli edifici più enigmatici dell’area archeologica pestana. Si tratta di una struttura di incerta funzione che si trova davanti al tempio di Nettuno. Fin dal momento della sua scoperta, l’edificio ha destato grande interesse da parte degli archeologi, proprio per la sua posizione privilegiata rispetto al grande tempio greco a cui doveva collegarsi in relazione ai rituali che si svolgevano nel santuario meridionale. Così gli studiosi hanno ipotizzato si trattasse di un ambiente privato, un’abitazione destinata al “personale” dei santuari, in primis sacerdotesse e sacerdoti. Con lo scavo, il Parco archeologico di Paestum si pone l’obiettivo di far chiarezza sulla funzione dell’edificio e, più in generale, sul contesto sacro in cui esso è ubicato. “La storia di questo edificio è lunga e complessa – ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel -. La sua ubicazione, centrale rispetto al santuario meridionale, stimola la nostra attenzione, tanto da inserire lo scavo nel piu’ ampio programma di ricerche archeologiche nella citta’ di Poseidonia-Paestum”. “Analogamente a quanto stiamo facendo negli isolati abitativi greci per ricostruire la vita quotidiana dell’antica polis magno-greca – ha proseguito il direttore -, con lo scavo vogliamo colmare una grande lacuna nelle nostre conoscenze sull’area sacra e sui rituali che si svolgevano all’ombra dei templi”. Lo scavo è stato in parte reso possibile grazie ad una raccolta fondi organizzata da Barbara Guerra e Albert Sapere, ideatori e curatori del Congresso internazionale di cucina d’autore Lsdm, che lo scorso mese di luglio hanno organizzato una cena a Paestum con tre chef di fama internazionale. Anche per questo scavo, ci sarà la possibilità di visitare il cantiere: ogni giorno, dal lunedì al venerdì tra le ore 11.30 e le 12.00, il personale specializzato del Parco aggiornerà i visitatori sulle indagini in corso.
Articolo pubblicato il giorno 20 Marzo 2019 - 19:31