L’imprenditore Angelo Viglietta è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. L’uomo è ritenuto responsabile di aver fornito supporto logistico e appartamenti a tre esponenti del clan Polverino durante la loro latitanza. L’insospettabile imprenditore edile coprì la latitanza di Carlo Nappi, Giuseppe Simioli e Giuseppe Ruggiero ritenute figure apicali nel clan egemone tra Marano e Quarto. I tre turno arrestati tra il 2016 e il 2018 dai carabinieri in due operazioni distinte. Ruggiero e Nappi trovarono rifugio in un appartamento dell’imprenditore a Pomezia. Simioli invece fu trovato alle porte di Viterbo e secondo gli investigatori avrebbe anche lui beneficiato dei favori di Viglietta.
Il giudice Luisa Toscano ha condannato a tre anni di reclusione Simioli e Ruggiero per falsificazione e detenzione illegale di documenti. I documenti, risultati falsi, erano stati emessi dal comune di Villaricaa e Marano.
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