ORTA DI ATELLA. Il sindaco Andrea Villano e la sua amministrazione comunale hanno battuto tutti i record, facendosi infliggere la nomina di una commissione d’accesso la quale dovrà valutare se esistono o meno i motivi di legge per lo scioglimento della stessa amministrazione.
Il periodo di analisi dei componenti della commissione, nominati dalla Prefettura di Caserta, si estende, infatti, dal giugno scorso ai primi due mesi di quest’anno.
In poche parole, svolgerà sindacato ispettivo su atti usciti dagli uffici comunali pochissimi giorni dopo l’elezione del sindaco Villano, che avvenne al secondo turno, cioè a quello di ballottaggio, svoltosi a giugno inoltrato.
Probabilmente, Villano paga anche il fatto che Orta di Atella, gratificata per anni e anni da una impunità totale dei suoi politici e dei suoi amministratori, paga lo scotto dell’ex sindaco Angelo Brancaccio appoggiato dai casalesi e condannato ad otto anni, un nervo scoperto per le istituzioni della provincia di Caserta.
E veniamo, in estrema sintesi, ai motivi che hanno portato alla nomina dei commissari.
Si tratta di una vicenda che investe le prerogative dell’Ufficio Urbanistica e quelle dell’Ufficio Tecnico.
Al centro, gli interessi per svariate centinaia di migliaia di euro, dell’imprenditore Francesco Cennamo, 56enne di Crispano, il quale ha in mano l’affare legato ad un immobile da utilizzare come grande supermercato Conad in via Alberto Sordi, zona classificata come artigianale ma che ospita di tutto e di più, in special modo residenze.
Rispetto alla richiesta di concessione del piano terra di questo palazzo, Raffaele Villano, responsabile dell’Ufficio Urbanistica e, tra le altre cose, cugino di primo grado del sindaco, diede parere favorevole, mentre la dirigente dell’Area Tecnica diede parere negativo, sconfessandolo. Uno degli eventi che ha sollecitato l’attenzione degli organi inquirenti, che a loro volta hanno segnalato il fatto alla Prefettura, è stato il provvedimento, assunto dal sindaco di Orta di Atella, proprio ai danni della dirigente Ferrante, la quale, all’indomani del suo parere contrario è stata sospesa, unitamente al suo collega dirigente dell’Area Finanziaria. Gustavo Gentile
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