Napoli. I reati contestati a medici ed infermieri nell’ambito del processo dei furbetti del cartellino iniziato a febbraio del 2017 potrebbero cadere in prescrizione a seguito dei tempi lunghissimi del dibattimento. Il processo che vede coinvolte numerose persone dovrà infatti valutare le posizioni degli oltre 80 imputati a giudizio e valutare oltre 100 episodi. Nonostante l’impegno della Procura tutta la fare del dibattimento non lascia sperare tempi celeri così nella scorsa udienza il pm Frongillo ha chiesto di dividere il processo in due stralciando quindi le posizioni dei medici e degli infermieri. Così facendo si procederà su due binari diversi ma paralleli in modo tale da risolvere la questione nei tempi previsti ed evitare che tutto cada in prescrizione. La decisione ora spetta al giudice monocratico della Prima Sezione Penale del tribunale di Napoli. La scorsa settimana si è celebrata l’udienza interamente dedicata alla testimonianza di un investigatore che ha ricostruito in aula i dettagli sulle attività investigative nei confronti di un camice bianco accusato di assentarsi dal posto di lavoro. L’inchiesta partì a seguito di un esposto anonimo e si scoprì che la pratica di assenteismo al Loreto Mare era molto diffusa attraverso un sistema molto articolato. I carabinieri riuscirono ad accertare oltre 100 episodi di truffa e assenteismo iscrivendo 89 persone nel registro degli indagati. Furono numero le misure cautelari molte delle quali agli arresti domiciliari che dopo un po’ furono revocate. Resta in piedi ora solo il processo che si prospetta lungo per gli atti da valutare.
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2019 - 10:28