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Napoli, maxi frode fiscale: l’imprendiore Scavone stava scappando a Dubai con 200 mila euro nella valigia. TUTTI I NOMI E LE SOCIETA’

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Napoli. Figura anche l’ex poliziotto diventato poi capo del gruppo di imprese Alma, l’ imprenditore Luigi Scavone – titolare della squadra di basket Alma Trieste di serie A1 e della scuderia motociclistica Pramac – tra le persone arrestate dai finanzieri in quanto ritenute coinvolte nella maxi evasione fiscale che ha portato in carcere complessivamente dieci persone e al sequestro di beni per 70 milioni di euro. Scavone è stato preso nella sua abitazione del Napoletano mentre si accingeva a partire per Dubai con nello zainetto oltre 200mil euro abilmente occultati per sfuggire ai controlli. Il gruppo di aziende finite al centro dell’inchiesta aveva, sostengono gli inquirenti della Procura di Napoli (pm Sergio Raimondi e Maria Sofia Cozza, procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli), che si occupano di lavoro interinale, aveva basato la sua leadership sul mercato grazie all’evasione individuata dell’attività economico finanziaria della Guardia di Finanza. A Scavone, finito in carcere, viene contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, Dott.ssa Valentina Gallo, nei confronti di dieci soggetti (3 in carcere e 7 agli arresti domiciliari), che si ipotizza siano coinvolti in un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Il danno provocato all’Erario ammonterebbe a oltre 70 milioni di euro.
Le indagini sono scaturite da una verifica fiscale eseguita dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Accertamento – nei confronti della “ALMA S.p.a.”, società operante nella fornitura di lavoro temporaneo.
Gli elementi raccolti nel corso del controllo fiscale facevano fin da subito emergere indizi tali da far supporre l’esistenza di un meccanismo fraudolento di portata e gravità più ampie rispetto alle violazioni che potevano essere contestate in ambito amministrativo dall’Agenzia delle Entrate.
In tale contesto, pertanto, le successive indagini delegate alla Guardia di Finanza di Napoli, sfruttando i peculiari strumenti investigativi propri della polizia giudiziaria, hanno reso possibile l’individuazione di un sofisticato e imponente sistema per frodare il Fisco attraverso il meccanismo delle indebite compensazioni d’imposta.
La compensazione tributaria consiste nella possibilità riconosciuta al contribuente che vanta un credito nei confronti dell’Erario di utilizzarlo per il pagamento di eventuali debiti nei confronti dello stesso.
I soggetti indagati sono complessivamente 27, tra cui 3 consulenti fiscali napoletani in stretto rapporto con i principali imprenditori coinvolti, BARBARINO Francesco e SCAVONE Luigi.
Questi ultimi avrebbero gestito, tramite prestanomi compiacenti, oltre 30 compagini societarie con 17.000 dipendenti e un fatturato di circa 400 milioni di euro per il solo anno 2017. Il fulcro di questo gruppo societario sarebbe stato individuato nella holding “ALTEA S.r.l.”.
La frode fiscale, che si realizzava in tre fasi, permetteva di non pagare le imposte, i contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti attraverso una compensazione con crediti tributari fittizi.
In un primo momento, alcune società “cartiere” (prive cioè di strutture operative e/o mezzi imprenditoriali adeguati) formalmente estranee al gruppo, ma di fatto riconducibili agli indagati, creavano un credito IVA inesistente, mediante false fatturazioni. Successivamente tale credito veniva ceduto alle compagini operative del gruppo con un contratto di “accollo”, solo formalmente ineccepibile, nel quale il fittizio credito IVA veniva addirittura asseverato (certificato) dai professionisti abilitati compiacenti. Infine le imprese del gruppo “ALMA” azzeravano i loro carichi tributari e contributivi utilizzando in compensazione il falso credito IVA acquisito attraverso gli atti di accollo.
L’Ordinanza odierna dispone l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 indagati, promotori e partecipanti al sodalizio, di cui 3 in carcere e 7 agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie costituenti il profitto del reato nei confronti di 32 società e, per equivalente, dei beni patrimoniali riconducibili ai 27 indagati, per un ammontare complessivo pari a oltre 70 milioni di euro.
In particolare, oltre alle disponibilità finanziarie sui conti bancari di società e indagati, si stanno sottoponendo a sequestro anche immobili di pregio nelle province di Bergamo, Salerno, Cagliari, Reggio Emilia, Napoli, Caserta, Vibo Valentia, nonché due ville, ubicate a Capri e Sperlonga, quote societarie e autovetture di grossa cilindrata intestate agli indagati.
L’operazione ha consentito di disarticolare un sistema particolarmente insidioso che, traendo beneficio dalla consistente evasione fiscale posta in essere, ha garantito l’occupazione di segmenti di mercato sempre più ampi, a discapito della libera concorrenza con gli altri operatori economici del settore. Infatti, la maggiore competitività del gruppo, favorita dall’indebito e illecito risparmio di imposta, ha permesso allo stesso di realizzare importanti partnership con i primari gruppi imprenditoriali nazionali della grande distribuzione organizzata.

INDAGATI DESTINATARI DELLA MISURA CAUTELARE PERSONALE:

  1. degli arresti in carcere:
    a. BARBARINO Francesco, nato a Napoli il 7 maggio 1970;
    b. SCAVONE Luigi, nato a Potenza il 3 giugno 1974,
    entrambi amministratori di fatto del gruppo “ALMA”;
    c. MARCONI Francesco, nato a Napoli il 16 agosto 1971, prestanome degli arrestati sub
    a. e b. nonché rappresentante legale di diritto della “ALMA S.p.a.” e di altre società del gruppo beneficiarie di indebite compensazioni;
  2. degli arresti domiciliari:
    a. FRANCO Carmine, nato a Napoli il 29 maggio 1968, consulente del lavoro di “ALMA
    S. p.a.” e delle società del gruppo, intermediario abilitato responsabile dell’inoltro telematico della quasi totalità degli F24 fraudolenti;
    b. PALONI Stefano, nato a Fermo (AP) il 17 novembre 1955, Direttore di Amministrazione, Finanza e Controllo di “ALMA S.p.a.”;
    c. ERHARD Marco, nato a Napoli il 26 luglio 1976, collaboratore di Franco Carmine tenutario della contabilità delle “cartiere”;
    d. RINALDI Edoardo, nato a Milano il 30 maggio 1955, amministratore prestanome di società “cartiere” e di altre compagini beneficiarie di indebite compensazioni;
    e. GRANOZIO Fiorinda, nata a Bergamo il 10 marzo 1975, amministratore prestanome di società beneficiarie di indebite compensazioni;
    f. ALMANZA Francesco, nato a Napoli il 20 settembre 1961, consulente fiscale e intermediario responsabile dell’inoltro telematico delle dichiarazioni IVA delle “cartiere”;
    g. DI MONDA Pietro, nato a Pomigliano d’Arco (NA) il 14 luglio 1967, consulente fiscale e del lavoro, intermediario responsabile dell’inoltro telematico delle dichiarazioni IVA delle “cartiere” e degli F24 fraudolenti
  3. SOCIETÀ CHE SI IPOTIZZA COINVOLTE NEL SISTEMA DI FRODE:
  4. “ALMA S.p.a.”, con sede legale a Roma, via Giuseppe Palumbo n. 12, P.IVA 01429440934, rappresentata da Marconi Francesco, per euro 46.295.846,43 (importo comprensivo delle indebite compensazioni e dell’imposta indebitamente detratta per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti);
    “OLISISTEM START S.r.l.”, con sede a Lainate (MI), via Como n. 19, P.IVA 04773950961, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 354.727,40 (importo delle indebite compensazioni);
    “ITQ ERP CONSULTING S.r.l.”, con sede a Roma, via Riccardo Gigante n. 18, P.IVA 09085541002, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 122.427,52 (importo delle indebite compensazioni);
    “OPEN IT S.r.l.”, con sede a Roma, via Riccardo Gigante n. 18, P.IVA 08929671009, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 51.862.34 (importo delle indebite compensazioni);
    “ADRIATIC FOOD DELIVERY S.r.l.”, con sede a Roma, via Giuseppe Palumbo n. 12,
    P. IVA 02795860309, rappresentata pro tempore da Stadio Giovanni, per euro 462.678,97 (importo delle indebite compensazioni);
    “L.C.T. Soc. Coop.”, già con sede a Napoli, via Marino di Caramanico n. 5, attualmente in Napoli, viale della Costituzione Isola A7, P.IVA 02409540354, rappresentata pro tempore da Giordan Giuseppe e Alfredo Di Marino, per euro 5.182.136,84 (importo delle indebite compensazioni);
    “HIBRIPOST S.c.a.r.l.”, già con sede a Venezia via Paganello n. 27, attualmente in Venezia, via Mutinelli n. 9, P.IVA 03831210277, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 272.190,14 (importo delle indebite compensazioni);
    “EVO RECAPITI S.r.l.”, già con sede a Venezia via Paganello n. 27, attualmente in Venezia, via Mutinelli n. 9, P.IVA 04326750272, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.427.255,31 (importo delle indebite compensazioni);
    “ATHENA S.r.l.”, già con sede a Venezia in via Giuseppe Paganello n. 27, attualmente in Venezia, via Mutinelli n. 9, P.IVA 04126390279, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.449.816,09 (importo delle indebite compensazioni);
    “JOB S.r.l.”, già con sede a Milano, in via degli Ottoboni n. 46, attualmente in Milano, via Losanna n. 16, P.IVA 08735720966, rappresentata pro tempore da Marconi Francesco, per euro 1.210.709,23 (importo delle indebite compensazioni);
    “S.C. SOLUTION S.c. a r.l.”, con sede a Milano, viale Monza n. 347, P.IVA 09551640965, rappresentata da Sadir Lamya, per euro 199.709,44 (importo delle indebite compensazioni);
    “CSP SERVICE SOCIETA’ CONSORTILE a r.l.”, con sede a Napoli, Centro Direzionale Isola A3, P.IVA 13090671002, rappresentata pro tempore da Di Cuonzo Maria Pia, per euro 918.258 (importo delle indebite compensazioni);
    “IDEA LAVORO AGENZIA PER IL LAVORO S.p.a.”, già con sede a Roma, via della Civiltà n. 84, attualmente in Roma, viale della Civiltà Romana n. 7, P.IVA 05779411007, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.282.592 (importo delle indebite compensazioni);
  5. ARTICOLO 1 – AGENZIA PER IL LAVORO S.r.l.”, già con sede a Milano, via Losanna
    n. 16, attualmente in Roma, viale della Civiltà Romana n. 7, P.IVA 10727980152, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.627.603,10 (importo delle indebite compensazioni);
    “IGEA S.r.l.” (ridenominata in “LCT IGEA LOGISTICS AND JOB S.r.l.” dal 1° febbraio 2018), con sede a Napoli, via Marino di Caramanico n. 5, P.IVA 01312990524, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.280.018,14 (importo delle indebite compensazioni);
    “E-CARE S.p.a.”, con sede legale sede a Roma, piazza Di Pietra n. 44, P.IVA 08578200159, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 6.062.763 (importo delle indebite compensazioni);
    “ALBA 94 S.c. a r.l.” (estinta il 15 dicembre 2017), ultima sede dichiarata in Napoli, via Amerigo Vespucci n. 9, P.IVA, 01281820934, rappresentata pro tempore da Guidara Simona, per euro 969.217,98 (importo delle indebite compensazioni);
    “OLISISTEM-ITQ CONSULTING S.p.a.”, già con sede a Roma, via A. Cucchini n. 60, attualmente in Napoli, via Giovanni Porzio Isola A3 snc, P.IVA 09826481005, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 1.428.306,77 (importo delle indebite compensazioni);
    “OLI SISTEM S.r.l.”, con sede a Roma, via Amilcare Cucchini n. 60, P.IVA 06012871007, rappresentata pro tempore da Granozio Fiorinda, per euro 55.153,14 (importo delle indebite compensazioni);
    “AREA LOGISTICA S.r.l.”, con sede a Napoli, via Giovanni Porzio Isola A/7, Centro Direzionale, P.IVA 01348920297, rappresentata pro tempore da Caiazzo Massimo, per euro 2.467.257,99 (imposta evasa per emissione di fatture per operazioni inesistenti)(importo delle indebite compensazioni);
    “NEW GROUP Soc. Coop”, (estinta dal 12 luglio 2017), già con sede a Napoli, via G. Porzio Isola G5 Centro Direzionale, P.IVA 06588901212, rappresentata pro tempore da Caparra Nazzarena Franca, per euro 483.301,67 (imposta evasa per emissione di fatture per operazioni inesistenti);
    “GE.TER. S.r.l.” (estinta il 31 luglio 2015), già con sede a Napoli, via G. Porzio Centro Direzionale, P.IVA 06170341215, rappresentata pro tempore da Giordan Giuseppe, per euro 239.240,94 (imposta evasa per emissione di fatture per operazioni inesistenti);
    “CONSORZIO LOGITALY”, con sede a Napoli, via Porzio, Centro Direzionale Isola A3,P. IVA 08005021210, rappresentata pro tempore da Rinaldi Edoardo, per euro 9.600.309,88 (imposta evasa per emissione di fatture per operazioni inesistenti);
    “EVOLUTION SERVICES S.r.l.” (estinta il 21 settembre 2016), già con sede a Napoli, via G. Porzio Isola A/7, P.IVA 12085061005, rappresentata pro tempore da Giordan Giuseppe, per euro 7.003.827,37 (importo comprensivo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni e dell’imposta indebitamente detratta per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti);
    “ILCLA S.r.l.” (estinta il 21 settembre 2016), già con sede a Napoli, via G. Porzio Isola A/7, P.IVA 00286190632, rappresentata pro tempore da Rinaldi Edoardo, per euro 7.211.137,68 (importo comprensivo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni e dell’imposta indebitamente detratta per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti);
  6. “SERVIZI INTEGRATI S.r.l.” (estinta il 21 settembre 2016), già con sede a Napoli, via Marino da Caramanico 5/M, P.IVA 06934371219, rappresentata pro tempore da Caramia Paolo, per euro 8.860.930,44 (importo comprensivo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni e dell’imposta indebitamente detratta per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti);
    “C.I.T. TREZZANO S.r.l.” (estinta il 23 giugno 2017), già con sede a Trezzano sul Naviglio (MI), via Piero Della Francesca n. 26, P.IVA 08597110967, rappresentata pro tempore da Tudisco Anna Maria, per euro 7.134.569,91 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni);
    “STUDIO SMB S.r.l.” (estinta il 3 maggio 2018), già con sede a Napoli via Porzio n. 4, Isola A/3, P.IVA 07628961000, rappresentata pro tempore da Vaccaro Nicola, per euro 6.062.763 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni);
    “EDIL GEN S.r.l.” (estinta il 1° febbraio 2018), con sede a Napoli, piazza Garibaldi n. 60, P.IVA 06805341218, rappresentata pro tempore da Parisi Enrico, per euro 9.558.455,96 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni);
    “ELLEM PH S.r.l.” (in fallimento dal 22 maggio 2018), con sede a Milano, Piazza Argentina n. 4, P.IVA 07291060965, rappresentata pro tempore da Tudisco Ciro, per euro 61.159,54 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni);
    “I.P.M. S.r.l.” (estinta il 24 aprile 2018), già con sede a Napoli, via G. Porzio n. 4, Centro Direzionale Isola A3, P.IVA 04120151214, rappresentata pro tempore da Di Cuonzo Maria Pia, per euro 6.428.129,57 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni);
    “FINCOM S.r.l.” (estinta il 26 aprile 2018), già con sede a Napoli, via G. Porzio n. 4, Centro Direzionale Isola A3, P.IVA 06179271215, rappresentata pro tempore da Di Cuonzo Maria Pia, per euro 5.542.187,88 (importo del suo credito IVA inesistente utilizzato nelle indebite compensazioni).

Articolo pubblicato il giorno 26 Marzo 2019 - 12:43

Redazione

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