Napoli. “Siamo qui con i vertici dei carabinieri per guardare negli occhi i commercianti, stabilire un feeling, un’empatia, se tutti insieme facciamo muro le cose possono migliorare”. Lo ha detto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, che oggi ha incontrato i vertici di Confcommercio di Napoli e della Campania per stringere un patto contro la criminalità organizzata e le estorsioni. “Affidatevi a noi – ha aggiunto De Iesu rivolto ai commercianti – abbiamo dimostrato, non solo con l’arresto di Marco Di Lauro, la capacità di intervenire e fare cose efficaci. Ma senza la collaborazione degli imprenditori che scelgono di fare la cosa giusta sapendo che c’è un rapporto di fiducia e che la polizia è capace di agire, non andiamo da nessuna parte, staremo sempre qui a parlare delle estorsioni, di bombe, proiettili”. “Abbiamo condiviso con la Confcommercio – ha detto De Iesu – la necessità di stringere una maggiore alleanza per fare qualcosa di concreto, altrimenti stiamo sempre a dire che servono più uomini. Noi dobbiamo lavorare con gli uomini che abbiamo e facciamo una grande attività di coordinamento con i carabinieri per il controllo del territorio, ma non possiamo ridurre la questione solo al numero”. De Iesu ha sottolineato che se ai numerosi episodi di violenze e stese nel centro di Napoli “non corrispondono delle denunce allora dobbiamo accettare che c’è gente che si diverte a mettere bombe e sparare proiettili. Fare marce e fiaccolate in cui 10.000 persone si indignano, l’indignazione la devi trasformare in atto concreto altrimenti è solo passerella”. Sulla paura della denuncia, De Iesu ha aggiunto: “E’ un discorso comprensibile, però credo che il salto di qualità è che tutti decidano di fare muro di fronte agli estorsori. Io non sono qui per fare passerelle. Siamo qui per una riunione operativa per un germoglio di fiducia, per avere anche un rapporto su un consiglio perché il commerciante non é solo contro la camorra. Questo significa fare fronte comune sapendo che la polizia assisterà e coccolerà chi si affida a noi”. A proposito delle intimidazioni criminali a locali simbolo dei Decumani come Sorbillo e Di Matteo, De Iesu ha commentato: “Sono fatti gravi ma non riguardano solo loro. Se l’hanno fatto a loro significa che c’é un background di capillare capacità estorsiva nei confronti dei commercianti e noi siamo qui per dire che possiamo dare risposte”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2019 - 17:51