Una interrogazione al Mibac, per denunciare una inadempienza “vergognosa” dell’amministrazione municipale di Napoli retta da Luigi de Magistris nella riqualificazione delle strutture dell’ex Supercinema nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, del cinema Maestoso in quello di Barra e del teatro nel centro Polifunzionale a Soccavo. A presentarla, Silvana Giannuzzi senatrice del M5S. “L’iniziativa – spiega il parlamentare – ha lo scopo di interessare il Ministero dello stato di desolazione in cui versa l’offerta socio-culturale delle periferie, per un’azione amministrativa tanto carente nei fatti quanto roboante nelle dichiarazioni. L’interrogazione prende le mosse da un intervento in Comune della consigliera M5S Marta Matano, in cui era sottolineata la mala gestio nel recupero delle strutture di San Giovanni a Teduccio e Barra, e il mancato completamento del teatro di Soccavo. “Paradigmatica e’ la vicenda dell’ex Supercinema di San Giovanni a Teduccio, – spiega Matano – cominciata nel 1996. Dell’ulteriore contributo di 470mila euro stanziato nel 2008, la Regione e’ riuscita ad erogare solo poco piu’ di 50mila euro, per la mancata prosecuzione dei lavori. I fondi per la struttura non sono mai venuti meno e nel rendiconto 2018 ancora appaiono residui passivi per l’ex Supercinema. A mancare sarebbe invece una delibera, come ha affermato l’ex vicesindaco di Luigi de Magistris, Tommaso Sodano, che nel 2014 dichiaro’ che era stato addirittura smarrito il documento col quale il Consiglio Comunale dava il via all’ultimazione dei lavori”. “I lavori per il ripristino del cinema Maestoso di Barra, malgrado gli stanziamenti decisi nel 2002, non sono mai iniziati, mentre i costi aggiornati risultano persino raddoppiati – aggiunge Giannuzzi – per il Teatro di Soccavo, invece, si era partiti nel 2011 con l’obiettivo di creare una sala all’avanguardia di circa 400 posti, ma attualmente il costo stimato per il completamento del progetto sarebbe di circa di 2 milioni di euro. Nel frattempo, la struttura e’ rimasta abbandonata allo stato grezzo, con all’interno discariche abusive di rifiuti e scarsa sicurezza. Ripercorrendo le storie di incuria delle tre realtà che ho preso in carico nell’interrogazione, appare evidente che la negligenza più grave imputabile al sindaco Luigi de Magistris e all’assessorato alla Cultura in capo a Nino Daniele resta quella politica. L’attuale primo cittadino non ha mancato di fare del solenne impegno per le periferie lo slogan elettorale per assicurarsi un secondo mandato. E’ invece doveroso affrontare concretamente l’esigenza delle periferie di avere spazi di scambio culturale e aggregazione sociale positiva”.
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