Nella relazione consegnata in questi giorni alla Procura di Napoli, inerente l’inchiesta aperta sulla presenza delle formiche all’ospedale San Giovanni Bosco, salta fuori una realtà agghiacciante. Trovati dagli speciaisti della ditta Epm pacchi di zucchero aperti e rovesciati sugli armadietti del personale, barattoli di Nutella e marmellata senza coperchio, dolci, bevande aperte lasciate gocciolare per un po’ sul pavimento. Tutto sempre nei pressi delle corsie o in altri reparti strategici.
Il pool dell’aggiunto Giuseppe Lucantonio, in un fascicolo che si arricchisce via via di sempre nuovi particolari, parla di sabotagio. Le invasioni di insetti quindi, come anticipa Il Mattino, sono state provocate ad arte, costruite a tavolino con un chiaro intento destabilizzatore. Una strategia che ha avuto un effetto oggettivo come la rimozione dai vertici dell’ospedale del direttore Mario Forlenza, che aveva fatto una serie di denunce contro i vigilantes e facendo chiudere bar e parcheggio gestito dagli abusivi in mano ai clan del quartiere.
Gli specialisti dell’Epm, nella loro relazione, chiariscono un concetto semplice ma sostanziale: “Abbiamo riscontrato che il controllo accessi risulta non sorvegliato e quindi non gestito con regolarità, con un via vai di utenti, a tutte le ore, anche di notte”. Di conseguenza, chiunque avrebbe potuto accedere e mettere in pratica la strategia di destabilizzazione per incidere pesantemente sulla posizione del manager “sgradito” fino alla rimozione dal ruolo.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2019 - 09:09