Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Intervento di rivascolarizzazione coronarica per via endovascolare eseguito presso l’Uoc di Cardiologia interventistica dell’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Monaldi su un paziente di 61 anni e con un complesso quadro clinico. Il paziente, che aveva avuto in passato eventi ischemici sia periferici, con un pregresso bypass femore-femorale sovrapubico, che coronarici con un esteso infarto anteriore del ventricolo sinistro, era arrivato presso la struttura ospedaliera per un episodio di sindrome coronarica acuta e, sottoposto ad esame coronarografico, era stata individuata una estesa malattia arteriosclerotica ostruttiva di tutte le coronarie con un severo interessamento del tronco comune della coronaria sinistra, mentre il ventricolo cardiaco sinistro mostrava una funzione contrattile severamente compromessa. Grazie alla sinergia e alla collaborazione di differenti unità operative è stata eseguita la rivascolarizzazione per via endovascolare, e non cardiochirurgica, in anestesia generale e con supporto di circolo mediante Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana). La rivascolarizzazione coronarica è stata eseguita dall’equipe di Giulio Bonzani, direttore della Uoc di Cardiologia interventistica composta da Orlando Piro, Vittorio Monda e Ida Monteforte, particolarmente esperti nell’esecuzione di interventi coronarici per via percutanea. Il supporto anestesiologico, invece, è stato fornito da Paola Mocavero dell’Uoc Anestesia e Tipo, diretta da Antonio Corcione, e da Nicola Galdieri della Uosd Terapia intensiva cardiochirurgica, l’Ecmo veno-arterioso, che sostiene sia la funzione polmonare che la pompa cardiaca, è stato impiantato da Ciro Maiello, responsabile della Uosd Chirurgia dei Trapianti e da Bartolomeo Di Benedetto e Clotilde Crescenzi della Uoc Chirurgia Vascolare.
“Si tratta di un intervento estremamente complesso che è stato possibile grazie alla collaborazione di differenti Unità operative che sono confluite nell’heart team e con il supporto di una numerosa equipe paramedica composta da infermieri di emodinamica, di sala operatoria chirurgica e di tecnici perfusionisti” spiega Antonio Giordano, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera dei Colli. “Grazie alla professionalità elevata di tutte le figure coinvolte – aggiunge – è stato possibile eseguire l’intervento salvavita, che è perfettamente riuscito. Subito dopo la procedura è stato rimosso il supporto circolatorio e il paziente, in sole 24 ore, è rientrato in degenza ordinaria presso la Uoc di Cardiologia clinica diretta da Pio Caso”. “Il mio ringraziamento a tutto il personale medico e paramedico che ha operato in team dimostrando, ancora una volta, l’elevata professionalità della struttura ospedaliera e confermando il livello di assistenza cardiologica di eccellenza” ha concluso Giordano.
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