Al momento della cattura il boss Marco Di Lauro dopo un primo momento di smarrimento per quella irruzione improvvisa e inaspettata di decine di uomini e donne delle forze dell’ordine aveva raccomandato a chi lo stava portando via in manette di non lasciare soli i suoi gatti e di dare loro da mangiare. E così l’associazione animalista Aidaa si mette “a disposizione per prenderci cura dei gatti del signor Marco Di Lauro, qualora ce ne fosse necessità visto il suo appello con il quale ha espresso preoccupazione per il futuro dei suoi gatti. Come facciamo da anni per tutti i gatti che necessitano di aiuto siamo disponibili con il nostro rifugio dei Micetti di Brindisi a prendercene cura”. E’ una dichiarazione congiunta rilasciata del presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce e della pro-presidente vicaria dell’Associazione Antonella Brunetti referente del rifugio pugliese. Gli animalisti rispondono quindi alla richiesta del boss che è stato latitante per 14 anni e che oltre alla sua compagna Cira Marino aveva come ‘compagnia’ nella casa di via Emilio Scaglione alla periferia Nord di Napoli, anche due gattini.
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