Un fiume di droga nella provincia di Caserta. “chi non comprava droga da noi subiva ritorsioni”. Così si era creato un vero e proprio monopolio dello spaccio, con un giro d’affari da 50 chili di hashish e 3 chili di cocaina al mese, da parte dei fratelli Antonio Raffaele e Felicia Ligato, gli eredi del boss Raffaele Ligato, che gestivano il traffico di stupefacenti a Pignataro Maggiore ma anche le piazze di Capua, Vitulazio, Camigliano, Sparanise e Calvi Risorta. E’ quanto ha rivelato agli inquirenti Davide Ianuario, l’amico d’infanzia del baby boss che ha iniziato a collaborare con la giustizia dopo il suo arresto.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2019 - 12:49