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Italia-Finlandia 2-0, a segno Barella e Kean

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A Udine gli azzurri di Mancini debuttano con un bel successo nel girone di qualificazione per l’accesso alla fase finale di Euro 2020. Risultato sbloccato da Barella con un tiro dalla distanza deviato da Vaisanen, nella ripresa raddoppia il classe 2000 Kean. Nel finale entra Quagliarella  sfiora per due volte la rete. Gli azzurri partono fortissimo, impedendo alla Finlandia di uscire dalla propria metà campo. Il frutto di questa pressione si raccoglie al 7′: corta respinta della difesa ospite e Barella con un gran tiro di prima intenzione apre il match. Decisiva anche la deviazione sfortunata di Vaisanen che spiazza Hradecky. Subìto il gol, la Finlandia prova a mettere fuori il naso (tiro larghissimo di Sparv), ma una progressione di Kean per poco non porta immediatamente al 2-0: Piccini al volo non inquadra lo specchio. Gli azzurri non hanno ancora continuità di gioco, ma lampi in cui comunque creano le premesse per il raddoppio. Prima dell’intervallo ci vanno vicino Bernardeschi, Kean e Biraghi. Dall’altra parte la Finlandia mostra un insospettabile palleggio, ma non graffia praticamente mai, con Bonucci e Chiellini a fare buona guardia. Al 40′ ci sarebbe pure un intervento dubbio in area su Bernardeschi (il tocco di Vaisanen sulla gamba c’è), ma l’arbitro israeliano Grinfeld lascia correre. Nella ripresa il canovaccio resta lo stesso, con l’Italia che spinge alla ricerca del 2-0 e la Finlandia che vivacchia alla meglio. Immobile al 51′ si faccia anticipare dalla bella uscita di Hradecky dopo l’illuminante invito di Verratti. Chiuderla sarebbe una necessità, più che un vezzo, perché nel calcio non si sa mai. E infatti al 65′ per poco non ci scappa la beffa: Lod mette dentro dalla destra per Pukki che da due passi calcia fuori.  A chiudere i conti è Moise Kean. Proprio lui, il ragazzino al debutto da titolare, al 74′ sfrutta la prima giocata apprezzabile di Immobile per battere Hradecky nell’uno contro uno e mettere al sicuro la gara. La Finlandia accusa il colpo e sparisce dal campo. Poco dopo, vicino al gol pure il neo-entrato Quagliarella, cui solo una super parata del solito Hradecky e una clamorosa traversa strozzano l’urlo in gola


Articolo pubblicato il giorno 23 Marzo 2019 - 22:53
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