Giovedì 28 marzo, alle 18, la sala da tè del Gran Caffè Gambrinus ospiterà l’evento di presentazione del libro “Il Giro del Mondo in 40 Napoli”, scritto da Michelangelo Iossa e pubblicato da Rogiosi Editore. Insieme all’autore interverrà Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, che firma la prefazione del lavoro editoriale. Un viaggio in giro per il mondo, alla scoperta delle tante Napoli, cugine della bella Partenope. Sono 40 e popolano i continenti, dalle Americhe (dove ce ne sono 14) alla Grecia (che ne conta 13). E, ancora, le 5 Napoli in Eurasia e le 4 in Africa e Medio Oriente. Persino in Italia ce ne sono 3, oltre il capoluogo campano. Lo scrittore e storyteller Michelangelo Iossa, per l’occasione, accompagnerà gli spettatori in un viaggio tra le pagine del libro con un live-act immersivo: un percorso virtuale in alcune delle Napoli-simbolo del mondo, con la colonna sonora del dj Giorgio Alessio Polverino. L’evento è organizzato in collaborazione con KSR King Street.
Il libro accompagna il lettore in un lungo viaggio attraverso i continenti, che si apre con la Napoli dello Stato di New York e che si conclude, inevitabilmente, con la più celebre delle Napoli del mondo. Unità di misura dell’intero percorso, il capoluogo partenopeo è, per notorietà, estensione, popolazione ed esposizione mediatica, la più vistosa delle sue trentanove cugine, attraversate nelle pagine di questo libro- viaggio. Naples, Neapolis, Nabeul, Napoli, Nauplia, Neopolis o Neapoli sono i nomi delle quaranta Napoli scelte per questo itinerario, e certamente nel mondo si nasconderanno altri luoghi con lo stesso nome: gli USA e la Grecia, con le loro Naples e Neapolis, fanno la parte del leone mettendo in campo oltre venti luoghi differenti. Ma il Brasile, il Gambia, la Crimea e le Neapolis italiane in Sardegna, Puglia e Sicilia offrono squarci di assoluta bellezza. Napoli è una e multipla: non solo sfogliatelle e mandolini ma anche rodeo texano, ouzo ateniese, carnevale brasiliano, malvasia greco-veneziana, testimonianze dei nativi americani, prelibatezze siciliane e pugliesi, villaggi africani e smart city cipriote. Tutto si nasconde e si svela nel nome di Napoli, a ogni latitudine. Napoli è un piano inclinato e tutto viene necessariamente risucchiato in questa città, un po’ lazzara e un po’ felice. Che è in compagnia di altre trentanove omonime.
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