Continuano gli appuntamenti con ospiti messi in campo da Arci Movie all’interno del Cineforum che si svolge al cinema Pierrot di Ponticelli; il 13 marzo agli spettacoli delle ore 18 e 21 saranno presenti il regista Ciro D’Emilio con gli attori Giampiero De Concilio, Giuseppe Cirillo, Lorenzo Sarcinelli che presentano “Un giorno all’improvviso”, il film che ha conquistato critica e pubblico alla 75° Mostra del Cinema di Venezia, in cui è stato presentato in concorso ufficiale nella sezione Orizzonti, e che da pochi giorni ha regalato ad Anna Foglietta la nomination ai David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista.
Girato in napoletano, il film racconta con grande realismo e poesia la storia di una madre ingombrante e psicolabile, Miriam (Anna Foglietta), lasciata dal marito Marco e sotto tutela psichiatrica. Miriam ha un figlio, Antonio, che ha diciassette anni e un sogno: diventare un calciatore in una grande squadra. Tuttavia, vive in una piccola cittadina di una provincia campana. Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la sua famiglia. All’improvviso la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma e sta puntando sul ragazzo.
Quando ho deciso di realizzare “Un giorno all’improvviso” volevo una storia priva di compromessi, radicale, estrema – dichiara il regista Ciro D’Emilio -. Raccontare il tema dell’abbandono, dell’adolescenza attraverso una storia d’amore tra un figlio e una madre mi ha permesso di rendere tutto più concreto. La scelta ardua è stata quella di abolire ogni possibile punto di vista diverso da quello del protagonista, Antonio. Attraverso la messa in scena e la scelta fotografica ho voluto estremizzare questo concetto lasciando i personaggi sempre in risalto rispetto all’ambiente che li circonda. Antonio e noi di conseguenza, viviamo e crediamo a tutto quello che accade e accettiamo tutto quello che gli (ci) succede, dimenticando quasi ogni volta che da soli è dura farcela senza prendere delle sonore batoste. Perché un giorno, all’improvviso, la vita ti si rovescia contro. La mia è una figura materna che fagocita il figlio – dice Anna Foglietta – una donna profondamente malata. La mia fortuna è stata di aver subito creato un’alchimia con Massimo De Matteo, un attore e una persona con la quale mi sono trovata subito a mio agio. Ci sembrava giusto presentare in programma questa pellicola – dice Roberto D’Avascio, presidente Arci Movie – non solo perché si tratta di un’opera prima che evidenzia, ancora una volta, la qualità del cinema napoletano di questi ultimi anni. Voglio sottolineare la grande prova d’attrice di Anna Foglietta e il grande entusiasmo del regista, che viene dal nostro mondo associativo Arci, essendo nel consiglio nazionale di UCCA. Quindi, un grande onore per noi avere questi ospiti e questa serata a Ponticelli. Il film è già stato presentato in quasi 30 festival internazionali e ha ricevuto diversi premi: il Premio di Critica Sociale “Sorriso Diverso Venezia” e il “Nuovo Imaie Talent Award” alla Mostra del Cinema di Venezia; il Premio “FICE” Attrice dell’Anno a Anna Foglietta agli Incontri del Cinema d’essai; il Premio “CICAE” al Festival di Annecy Cinema Italien; il Premio del Pubblico al Festival del Cinema di Spello, il Premio “Ville deTorus” alle JournéEs du Film Italien a Torus.
Attualmente, inoltre, il film sta girando il paese grazie alla rassegna “L’Italia che non si vede” curata dall’associazione nazionale di cultura cinematografica U.C.C.A. (Unione Circoli Cinematografici Arci).
Il Cineforum di Arci Movie è giunto quest’anno alla sua ventinovesima edizione con dei numeri di spettatori che si aggirano sui 1000 soci, e si conferma come un appuntamento culturale immancabile per Napoli, vista la sua localizzazione decentrata e la sua ispirazione sociale, ma anche l’impatto culturale sul quartiere con 25 film e 100 proiezioni per il 2018/19. Da sempre i registi e gli attori che arrivano a Ponticelli trovano nel pubblico di periferia l’entusiasmo di persone “vere” e attente, semplici ma esigenti e ancora vogliose di migliorare, oltre che se stesse, il mondo che le circonda.
Articolo pubblicato il giorno 9 Marzo 2019 - 12:04