Nelle oltre 800 pagine di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, Antonello Anzalone, vengono riportati numerosi episodi inerenti alla produzione, trasporto e spaccio di stupefacenti. Un mercato che parte da Moiano e arriva in tutta la penisola sorrentina. In questa parte raccontiamo l’episodio intercettato in data 3 febbraio dello scorso anno nel quale Bubù, con addosso un ingente quantitativo di stupefacente, litiga con Mattia Leone, il giovane che guida l’auto che avrebbe portato lui e ‘o Pugliariello a Sorrento, perché è arrivato in ritardo esponendolo a rischio controlli da parte delle forze dell’ordine.
Bubù: “Eh quaranta…(inc)… quaranta lo levavo a cento, vabbè perché devi fare centoventi perché comunque ci stanno le perdite, le perdite sono assai, adesso…(inc)… un servizio di merda e ho dovuto buttare la roba”. E’ questo il motivo del prezzo, ritenuto dagli investigatori in linea con il prezzo di mercato della cocaina”. Bubù spiega a ‘o pugliariello il motivo per il quale la droga deve essere venduta a quella cifra. Bubù rimprovera Mattia Leone per il rischio che ha corso nell’aspettarlo che andasse a prenderlo in quanto aveva una quantità elevata di stupefacente addosso. Mattia cerca di giustificarsi dicendo che il ritardo era dovuto al fatto che doveva prendere l’erba. Bubù però non vuole sentire ragione ed espone il rischio che ha corso nell’attenderlo con la droga in tasca.
Bubù: “Tu ti dovevi fermare laaaaa!!! a Massaquano perché io non posso camminare che me ne fotte a me dell’erba!!”
‘O Pugliariello: “Non gridare… (inc)..”
Mattia Leone: “Non te ne fotte?”
Bubù: “Non me ne fotte, non me ne fotte, perché io tengo le maronn!! E non ti devi prmettere
Mattia Leone: “ Le ma le guardine non ci stavano”
Bubù :”Non ti devi permettere proprio, vai a dirglielo… (inc)… per aspettare a te me ne fai portare”
Mattia Leone: “Ma quando mai”.
Bubù :” Ma tu sei scemo proprio ed io che ti aspetto pure uagliù non ti devi permettere!”
Mattia Leone: “Waaaa uagliù…”
Bubù: “Domani lo dico pure a Peppe”
Mattia Leone: “Ehhh! Ma calmati, compà tu ti fai venire un infarto”
Bubù: “No l’infarto te lo devi far venire tu”
Mattia Leone: “Ma se ti ho detto che ho visto le macchine dentro in bocca a tua mamma”
Bubù: “Non mi interessa Mattì non mi interessa perché il guaio io non lo voglio passare per te! Lo vuoi capire o no!?”
Mattia Leone: “Come grida sto maronn di Bubù stasera!”
Bubù : “Eh grido”
Leone Mattia: “Hai ragione, infatti mi sono stato zitto perché dovevi prendere il servizio”
Bubù: “Che ci sei andato a fare la sopra?”
Mattia Leone: “A prendere l’erba”
Bubù: “ E che me ne fotte a me”
Mattia Leone: “Che ne sapevo che eri andato a prenderlo da Vittorio mocc a chi t’è vecch’”
Bubù: “Non me ne fotte a me che dovevi andare la sopra, ci dovevo andare io perché io lo sapevo che mi ha messo 100 grammi al lato, questo mongoloide, chi ti ha detto, io ti ho detto giù la croce è giu la croce, lo sai cosa sono venuto a fare altrimenti non tornavo”.
La conversazione continua con i due che discutono fino ad arrivare a Sorrento dove i tre in auto Cinque Ciro (‘o pugliariello), Mattia Leone e Cioffi Luigi (Bubù) nascondono parte dello stupefacente a Sorrento in via Casarufolo. Bubù è quello più prudente e invita gli altri a non portare troppa roba con sé. I tre si recano in un locale dove hanno appuntamento con Viviana De Liso. I tre consegnano a De Liso un piccolo quantitativo di Marijuana, mentre la parte restante viene nascosto. De Lisio dice di non volere prendere troppa roba con esplicito riferimento all’erba. Viviana De Liso, si legge nell’ordinanza, preleva anche altri pallini di cocaina che erano stati nascosti in quel posto precedentemente. Sono circa 15 i pallini recuperati. Secondo la Procura Viviana De Liso, alias ‘a Chiatta, sarebbe punto di riferimento del gruppo per lo spaccio di stupefacenti nella città di Sorrento.
(continua)
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