I radicali lanciano una proposta per far curare fuori dal carcere e in assistenza adeguata ma vigilata il boss Raffaele Cutolo. La proposta viene da Rita Bernardini, membro coordinatore della Presidenza del Partito Radicale. L’ex deputata ha visitato l’altro giorno il carcere di Fuorni di Salerno dove ha trovato una situazione allarmante e parlando con i giornalisti di Cronache del Salernitano ha lanciato la proposta dei Radicali per Raffaele Cutolo, ormai in fin di vita chiedendo: “una fine dignitosa fuori dal carcere. Come per tutti. Noi ci siamo occupati persino di Provenzano. Ci occupiamo di tutti perché la fine di una persona soprattutto in quelle condizioni non richiede certo la vendetta. Sono persone che si sono fatti decenni di carcere – ha ribadito la Bernardini- ed è chiaro che, soprattutto se hanno malattie gravi invalidanti, non possono essere curate e in quel modo la detenzione è un tipo di tortura, cosa da noi vietata anche se si fa così come si fa per chi si trova al 41bis”. Quindi i radicali vorrebbero anche per Cutolo una morte dignitosa. “No, non solo per Cutolo ma per tutti, altrimenti sarebbe più serio legalizzare la tortura. In questo caso, infatti, si fa la tortura in forma ipocrita. Queste misure tipo il 41bis vengono giustificate con il fatto che questo carcere duro è dovuto al fatto che occorre impedire i legami con la criminalità organizzata perché questi che sono stati capi non diano più ordini. Questa è la giustificazione ma oggi ci sono mezzi tecnologici che potrebbero impedire questi collegamenti ma si usa come mezzo altre forme come il colloquio una volta al mese o l’isolamento. E proprio l’isolamento ad essere una vera e propria forma di tortura che non si giustifica, secondo noi, con la finalità che si vuole raggiungere: troncare i legami con la criminalità organizzata.Abbiamo promosso una proposta di legge per modificare il 41bis sia per abolire l’ergastolo ed in particolare quello ostativo che non da alcuna speranza di poter uscire. Se non ti sei “pentito” e non fai i nomi degli altri continui a rimanere in questa forma di ergastolo”.
Articolo pubblicato il giorno 2 Marzo 2019 - 09:02