#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Aprile 2025 - 20:39
20.3 C
Napoli
Estrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto del 15 aprile...
Jabil, lavoratori e RSU bloccano lo stabilimento di Marcianise: “Nessuna...
Micro telefoni in carcere: arrestati agente penitenziario e un detenuto
Campi Flegrei, rallenta il sollevamento del suolo: dati confermano il...
Tarocchi Napoletani, un progetto originale e inedito tra esoterismo e...
Gianluca Rovinello Harp Show alla Sala Assoli
Oltre l’ombra dei colori: il romanzo d’esordio di Carlo Morriello
Arrivano al Vomero i cestini “intelligenti”: meno rifiuti in strada...
Emergenza Campi Flegrei, 165 famiglie sfollate: “Ora serve un piano...
Al via la III edizione per il Centro Interdisciplinare Opportunità...
Incendio alla struttura sanitaria Asl Napoli 1 di Barra: nessun...
Corsa scudetto, Napoli in scia: sei partite per il sorpasso....
Clan Troncone e Frizziero, droga e contrabbando per acquistare barche:...
Napoli: Centro Allergologia Pediatrica Federico II, Eccellenza Mondiale
Acerra, bruciata viva dal compagno: fiaccolata per Fortuna D’Anna
Carlo Fucci, sannita, nuovo Procuratore Capo di Cassino
Salerno, tentato omicidio dopo lite in discoteca: in carcere due...
Mastella: “A Benevento serve la cardiochirurgia, è un’anomalia da sanare”
I boss Troncone e Frizziero chattavano con playstation per timore...
Lezioni Da Palco: Bufale – Un viaggio teatrale tra storia...
Operaio morto folgorato: il GIP restituisce gli atti al PM...
Napoli, locali comunali occupati abusivamente da oltre 20 anni: denunce...
Inchiesta Huawei: la procura belga disponibile a revocare l’arresto per...
Omicidio a Cesa, il fratello della vittima chiede giustizia: “quel...
Pic nic sostenibile: le 10 regole lanciate dal Museo del...
Nascono quattro Ecomusei in Campania: la presentazione a Scampia mercoledì...
Annunciata la Cinquina del Premio Strega Europeo 2025
Camorra, il baby boss Antonio Geatano in ospedale prima di...
Crytical: il nuovo singolo Fight Club da venerdì 18 aprile
Abodi non fa sconti: “Via dalla Nazionale chi scommette, la...

Gomorra4: il dopo Ciro con Patrizia che diventa il nuovo boss di Secondigliano e la svolta dei ‘colletti bianchi’

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

In Gomorra 4 “il leitmotiv sarà questo dualismo all’interno di Genny”, ha detto l’attore Salvatore Esposito alla presentazione della quarta stagione della serie Gomorra in cui interpreta il boss Gennaro Savastano.”Il fatto che – spiega – lui combatta contro tutti i demoni che si porta dentro dalla prima stagione e che lo porteranno, dopo il sacrificio di Ciro e dopo aver ceduto il suo regno a Patrizia a voler cambiare vita per dare un futuro diverso al figlio Pietro rispetto al suo, e perché vuole proteggere sua moglie e la sua famiglia. Questo lo porterà a indossare una maschera” con i genitori dei compagni di classe del figlio, di fronte agli imprenditori e ai businessmen della finanza che incontrerà a Londra.”La definizione precisa di Genny si avrà soltanto alla fine” della serie, ha anticipato Esposito.

Lo spaesamento seguito alla morte di Ciro, la voglia di vendetta tenuta lucidamente a freno in nome dei nuovi equilibri nella spartizione del territorio ma soprattutto la svolta dei colletti bianchi. ‘Gomorra 4’, quarta stagione della fortunata serie Sky nata dal romanzo di Roberto Saviano, coprodotta con Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film, e venduta in mezzo mondo, segna un salto di qualità nel racconto della camorra: “La svolta dell’economia, della finanza e della politica”, come sintetizza lo stesso Saviano, in un videomessaggio registrato in occasione della presentazione della serie, che arriva su Sky Atlantic (e su Sky Cinema Uno) dal 29 marzo, ogni venerdì alle 21.15. I riflettori della nuova stagione, che toccherà anche il tema attualissimo della ‘terra dei fuochi’, sono chiaramente puntati su Genny (Salvatore Esposito), l’unico superstite della dinastia dei Savastano, un personaggio che ha cambiato pelle innumerevoli volte, passando dall’essere il figlio immaturo di Don Pietro fino a diventare boss, marito e padre: in questa nuova stagione, proprio per Azzurra (Ivana Lotito) e per il piccolo Pietro, sarà ”costretto” a cambiare vita, con una famiglia da proteggere e un business da rifondare, dedicandosi all’attività di imprenditore e defilandosi in parte da quel mondo in cui suo padre lo aveva fatto crescere. I suoi affari a Napoli sono adesso affidati a Patrizia (Cristiana Dell’Anna) che, dopo aver tradito e ucciso Scianel, è entrata di diritto tra le fila del clan Savastano. Insieme a Genny, per ristabilire un equilibrio tra le parti e mantenere la pace, faranno affidamento sui Levante, un ramo della famiglia legato a Donna Imma. Intanto Enzo (Arturo Muselli) e Valerio (Loris De Luna), dopo aver consolidato la loro posizione nel controllo del centro di Napoli, si trovano ad affrontare nuovi ostacoli.

“La morte di Ciro ha cambiato Genny ed Enzo. Ma quello che la subirà di più sarà Enzo, perché Genny ha ben chiaro il suo prossimo obiettivo”, dice Esposito. La scelta di Genny di designare come boss di Secondigliano Patrizia apre ad un’ascesa femminile in un contesto dominato dagli uomini (ma in una serie dove invece è fortissima la presenza femminilie nella scrittura, nella produzione e nella regia): “La forza di Patrizia – sottolinea Cristiana Dell’Anna – è che non si muove su un’assimilazione all’uomo, ha un proprio stile, del tutto diverso dai boss maschi”. A dirigere gli episodi della nuova stagione un team di 5 registi: Francesca Comencini, alla quale è affidata anche la supervisione artistica, firma gli episodi 1, 2, 3 e 4. Ma la vera novità è che Marco D’Amore, dopo tre stagioni da protagonista della serie nei panni di Ciro l’Immortale, passa dietro la macchina da presa e dirige gli episodi 5 e 6. “Sempre di più – spiega D’Amore – mi interessavano i temi piuttosto che i ruoli, sempre più ero ossessionato dalle storie e non dai personaggi. Sentivo la necessità di raccontare e Gomorra – La serie era il terreno ideale per giocare questa partita; conoscevo regole e giocatori, schemi di gioco ed obiettivi, perché ero stato io stesso attore di quel meraviglioso gioco”. D’Amore ha messo a frutto anche le precedenti esperienze da regista teatrale: “Tanto più che mi è stato concesso non solo di provare con gli attori ma di leggere con loro il copione prima di provare. E questo è importante perché Gomorra prima di essere una serie spettacolare è una serie fatta di rapporti tra i personaggi”, aggiunge D’Amore. Che a chi gli chiede come sia stato dirigere il suo coprotagonista e amico di tre stagioni di set, Salvatore Esposito, risponde: “Tutto quello che abbiamo condiviso in questi cinque anni ha a che fare con le emozioni più che con la professione. Poi però quando il motore parte e arriva il grido ‘azione’, lui diventa Genny e mi prendo la responsabilità del mio nuovo ruolo”.

Dietro la macchina da presa per ‘Gomorra 4’ ci sono anche altri due ”esordienti” Enrico Rosati e Ciro Visco, aiuto registi nelle prime tre stagioni, che hanno diretto rispettivamente gli episodi 7-8 e 9-10. E c’è il ritorno, per gli ultimi due episodi della stagione, di Claudio Cupellini, altro ”veterano” della serie. “Ogni stagione di Gomorra – ha detto Cupellini – nasce da un azzeramento che avviene dentro un alveo di continuità con il passato. In questa stagione si è ripartiti proprio da Genny Savastano. Lui e Azzurra vogliono accedere ad un mondo che li ha sempre rifiutati, vogliono crearsi una nuova verginità grazie ad una serie di operazioni che dovrebbero cancellare le macchie del passato. Gomorra, in questo, resta attaccata al presente, racconta le dinamiche criminali e illegali, di nuovo attraverso il territorio e la realtà”. La nuova stagione di Gomorra apre inoltre a scenari di racconto sempre più internazionali: dopo aver fatto tappa in Germania, Spagna, Honduras, Bulgaria nel corso delle precedenti stagioni, una parte del racconto dei nuovi episodi sarà ambientata nel Regno Unito, in quella Londra in cui l’imprenditore Genny cercherà di portare i suoi affari. Per le riprese della quarta stagione sono state utilizzate più di 100 location differenti fra Napoli e dintorni, Bologna, Reggio Emilia e Londra, coinvolgendo oltre 3.500 figuranti. Una serie locale divenuta ben presto globale, esportata oggi in oltre 190 territori, che si consolida stagione dopo stagione come modello di serialità italiana in grado di competere nel mercato delle grandi produzioni mondiali. “Gomorra è partita per prima e non vuole farsi raggiungere. È l’esempio per tutte le altre serie”, sottolinea Nicola Maccanico, executive vice president Programming di Sky, nonché ceo di Vision Distribution. “Gomorra – gli fa eco il patron di Cattleya, Riccardo Tozzi – è l’esempio di come un lavoro collettivo riesca ad avere un’identità fortissima e ad esaltare le singole professionalità”. E infatti è già in fase di scrittura la quinta serie. “Non tanto perché sia ormai un marchio di successo ma perché ci sono idee che ne giustificano la prosecuzione”, spiega Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky. “L’idea centrale della quinta serie è fortissima”, assicura Tozzi. Rimanete sintonizzati.


Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2019 - 16:31



ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento