In Europa League i partenopei se la vedranno con l’Arsenal, sfida “affascinante per gli amanti del calcio, perché è divertente da vedere e penso che sia proprio una qualificazione alla pari in due ambienti straordinari per giocare a calcio. La gente si divertirà, noi un po’ meno perché dobbiamo vincere”. Con papà Carlo “ho un rapporto straordinario”, ha assicurato. “Ho la fortuna di lavorarci insieme e non è una cosa da tutti, è importante coltivare questo rapporto tutto il giorno, siamo bravi a scindere il nostro rapporto famiglia-lavoro, perché a Castel Volturno io sono un suo assistente, mentre a casa sono solo Davide. E’ anche vero – ha aggiunto – che io non ho barriere con lui, posso dirgli le cose che gli altri assistenti non possono dirgli in modo diretto. Non mi ha mai sgridato, non abbiamo mai litigato, forse perché abbiamo un carattere simile: non ci piace il conflitto, cerchiamo sempre di gestirlo in maniera diversa e non arrivare allo scontro. Abbiamo discusso sulla posizione di Fabian Ruiz. Ci piacerebbe rimanere tanto tempo a Napoli, qui abbiamo riscoperto i rapporti umani che sono fondamentali per il nostro modo di lavorare”, ha aggiunto Ancelotti junior. “Questo ha dato a mio padre nuova benzina per la sua carriera, io direi che l’ultimo anno abbiamo visto un allenatore che gli altri anni non abbiamo visto. Venivamo da un’esperienza come quella a Monaco di Baviera dove l’ambito lavorativo è scisso dai rapporti interpersonali, qui è l’opposto e per il suo modo di lavorare gli permette di rendere al meglio. La dote fondamentale che ha è l’equilibrio, non perde mai di vista l’obiettivo anche se ha la tempesta intorno. La voglia di vincere c’è ovunque siamo stati. Penso che con l’esperienza che ha possa dare qualcosa a questo gruppo che ha la piena disponibilità di apprendere la ‘mentalità vincente’”. “Il gruppo di questa squadra è speciale”, ha continuato. “Arrivava da un modo di calcio meraviglioso, e si è reso disponibile e curioso nell’apprendere un nuovo modo di giocare, e sono comunque riusciti a mantenere dei buoni risultati. Ci sono tante cose che ti spingono a dire che Napoli è il paradiso, qui si è felici“, ha concluso Davide Ancelotti.
Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2019 - 16:27