Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Fabiano Mazzetti, giovane operaio di Pompei, morì il 17 ottobre 2016 schiacciato da un macchinario nella fabbrica di Fisciano del gruppo La Doria. Sono 5 le persone rinviate a giudizio per l’incidente e sono dirigenti dell’aziende e colleghi del ragazzo. Sono accusati di presunte omissioni che avrebbero provato la morte di Mazzetti: questo è quanto deciso dal tribunale di Nocera Inferiore, dove si è discusso del rinvio a giudizio chiesto dal pubblico ministero Enrico Caggiano. A finire a processo saranno: il direttore generale-datore di lavoro, Andrea Ferraioli, Francesco Salzano, in qualità di dirigente-direttore dello stabilimento, Guido Capo, in qualità di capoturno, e altri due colleghi, Marco Mascolo e Antonio Morena.
I legali dell’azienda La Doria hanno quantificato la vita di Mazzetti con un prezzo di appena 350mila euro. Cifra irrisorio e ritenuta irrispettosa da parte dei legali della famiglia del ragazzo, i quali hanno rilanciato con un risarcimento di circa 3 milioni di euro per il danno parentale, tanatologico e catastrofale.
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