Non volevano abbandonare quel terreno e per questo minacciarono un imprenditore agricolo di Francolise. Così sono finiti sotto processo i fratelli Giovanni e Tommaso Diana, di Casal di Principe, insieme con un loro nipote, Davide Natale, di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Stamattina, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Di Girolamo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stato ascoltato un maresciallo dei carabinieri che ha ricostruito la vicenda da quando, nel maggio dell’anno scorso, un imprenditore agricolo della zona di Francolise aveva denunciato i Diana per le minacce subite.
La vittima aveva fittato un fondo agricolo occupato, però, dai Diana, in particolare da Tommaso Diana. Secondo quanto raccontato in aula dal carabiniere l’uomo aveva stipulato regolare contratto di locazione per un terreno coltivato dai Diana che lo avrebbero minacciato, rivelando la loro appartenenza al clan.
Gustavo Gentile
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