“E’ VERO ti ho fatto del male e per questo ti chiedo scusa…”. Era il 20 gennaio quando Ciro Russo scriveva alla ex moglie Maria Antonietta Rositani un post di scuse. Due giorni fa il 41enne pregiudicato di Ercolano ha evaso gli arresti domiciliari, ha raggiunto Reggio Calabria dove la moglie risiede e lavora, l’ha rintracciata e ha cercato di darle fuoco nell’auto prima di darsi alla fuga che è durata 24 ore. Il post pubblicato dalla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” è accompagnato dal disegno di una bambina e la scritta “Io so solo che, chi ti vuole bene davvero, male non te ne fa”. E ora fortunatamente Ciro Russo non potrà più farle del male perchè è stato arrestato ieri sera in una pizzeria di Reggio Calabria. “La pagherà quel bastardo per quello che ha fatto a mia sorella”,ha scritto sui social Danilo, il fratello della donna.
L’uomo è stato catturato ieri sera in una pizzeria di Reggio Calabria al termine di un giorno e mezzo di incessante caccia all’uomo da parte degli uomini della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e degli investigatori del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, coordinati in loco da Francesca Romana Capaldo dello Sco di Roma. Una minuziosa attività di estrapolazione di immagini di video sorveglianza e di pressione sul territorio per stringere il cerchio attorno al ricercato per tentato omicidio pluriaggravato. Nel corso di un incontro con i giornalisti tenuto nella sala Calipari della Questura, i due dirigenti hanno illustrato alla stampa i dettagli dell’operazione. Grazie alle immagini si è compreso che il ricercato era nella zona in cui poi è stato effettivamente fermato. Era in una pizzeria in via Melacrino e stava mangiando una pizza. Nessuno all’interno del locale si era ancora accorto di lui, nonostante la foto diffusa dalla Polizia sin dall’inizio delle ricerche. Il blitz è stato fulmineo. L’uomo non era armato, non ha avuto nemmeno la possibilità di reagire in quanto gli investigatori gli sono piombati addosso senza lasciargli la minima possibilità di azione. Non ha detto nulla ai poliziotti. “Eventuali appoggi di cui abbia goduto – ha affermato il capo della Mobile – costituiscono oggetto dello sviluppo delle nostre indagini. Se il fuggitivo sia stato protetto da qualcuno nella fuga lo individueremo nel prosieguo delle indagini. C’è ancora da appurare dove abbia passato la notte. Sono state sentite alcune persone ma nessuno ha fornito elementi che potessero portarci all’individuazione del fuggitivo. Secondo me è rimasto a Reggio perché stava per prepararsi alla fuga. Non ha lasciato la città perché nell’immediatezza dei fatti é scattato subito il protocollo di sorveglianza su tutta la città. Abbiamo allertato tutte le specialità, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia Postale, la Polaria, e fin da subito c’è stato un dispiegamento di forze straordinario sicchè é possibile che lui abbia potuto accorgersi di questo spiegamento di forze che data la gravità del fatto non poteva che essere avvenuto per il suo rintraccio. E’ possibile quindi che lui avesse in animo di rimanere in città per il tempo strettamente necessario per prepararsi una fuga oltre i confini della provincia”. L’uomo è stato medicato in Questura dai sanitari di un’ambulanza del 118 probabilmente per delle ustioni rimediate quando ha dato fuoco alla ex moglie.
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