Mario Ciervo, classe 1983, originario del quartiere Miracoli, dopo aver studiato per tanti anni musica e dopo aver lavorato come cantante e attore per tredici anni con Nino D’Angelo, Peppe Lanzetta, Alan De Luca e tanti altri nomi noti della scena musicale e teatrale, finalmente realizza un lavoro tutto suo. Poco più di dieci giorni fa mette in rete il suo primo videoclip, ideato e prodotto da Frank Carpentieri (Dj nella trasmissione televisiva “Made in Sud”), Vincenzo Pirozzi (regista di “Un posto al sole”) e Antonio De Carmine Principe (Sanremo 2001).
Mario Ciervo, in arte Lybano, comincia a suonare il pianoforte all’età di sei anni grazie a una esibizione di Renato Carosone al pianoforte che gli fece comprendere quale dovesse essere la sua strada. Da quel momento la passione per la musica diventa impegno serio e costante, duro lavoro. Lo strumento che aveva scelto da piccolo è rimasto compagno fedele e la sua determinazione lo porta a concludere gli studi consegnendo il diploma al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.
Lybano ha realizzato quello che da tempo era il suo sogno: un pezzo tutto suo. “E’ tutto troppo veloce” racconta di come, distratti da mille “diavolerie”, perdiamo il gusto delle piccole cose, dell’essenza dei giorni che si susseguono, dei piccoli gesti. Un tempo molto spesso perso tra un telefono cellulare e un tablet mettendo seriamente a repentaglio la vita stessa. Nel video di “E’ tutto troppo veloce”, Mario interpreta un ragazzo che consegna pizza a domicilio. Gira in bicicletta e a ogni consegna si trova di fronte una nuova realtà. Tra uan cosnegna e la sua vita scorre sul cellullare, le chat, i social fino all’ultima chat quando una auto lo investe uccidendolo.
“E’ tutto troppo veloce, perfino ‘o segno da Croce. Basta c’o braccio se move pe’ me chest è a prova ca Crist ce sta.”
Il video finisce con una frase che è anche un monito: “Sognava di fare il cantante… Morì da precario…”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2019 - 16:34