Morto a quarantasette anni il professore Marco Esposito docente di Scienze naturali al Liceo scientifico “A. Genoino”, l’intera città di Cava de’ Tirreni – dove il professore era molto conosciuto e stimato – è incredula e sgomenta per la prematura morte. Secondo le prime ricostruzioni, a provocarne la morte nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, sarebbe stata una dose letale di insulina. Vani i tentativi di rianimarlo e la corsa in ospedale. Lo stimato docente, molto conosciuto a Cava, lascia moglie e due figlie. Pare che Esposito non abbia retto a gravi problemi familiari che lo tormentavano da mesi.
A Nocera Superiore, ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, una folla immensa composta da studenti di cui era maestro e amico, l’ha salutato per l’ultima volta. Tantissimi i messaggi di cordoglio e ricordo come quello di lutto comparso sulla pagina social del Liceo: “L’intera comunità scolastica del liceo Scientifico Genoino piange la scomparsa, e si stringe forte alla famiglia in questo momento di indicibile dolore” E ancora: “Siamo affranti – sottolinea la preside Stefania Lombardi – era una persona eccezionale, umile. Un’eccellenza della nostra scuola. Aveva pensato come recuperare, da vecchi computer che avevamo nel nostro istituto, metalli preziosi da reimpiegare. I dati della stazione meteo che lui curava nel nostro liceo erano consultati da tutto il mondo”. Momenti di grande commozione tra cui quello in cui la preside, tra le lacrime, ha parlato del professore rivolgendosi ai suoi alunni: “L’insegnamento del professore è ora in voi – aggiunge la preside – Sento una grande forza in questo momento. È la forza che lui voleva e che viene da voi. Bravissimi ragazzi”.
Poi parole, frasi, lettere e striscioni da parte dei suoi alunni. “Abbiamo mille domande cui non avremo risposta”. “Ciao prof, vi porteremo sempre nei nostri cuori”. “Nostro amico, padre e docente. Continueremo per voi il progetto sul recupero dei computer”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2019 - 09:53