“La tutela dei piccoli editori a fronte della direttiva europea sul Copyright ed il taglio dei fondi a loro riservati, “sono due cose completamente diverse”. A scandirlo al “Corriere della Sera” è il Sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’Editoria, Vito Crimi. “Il taglio -spiega Crimi- è un intervento non lineare che prevede uno zoccolo fisso da 500 mila euro che non viene toccato per tre anni. Al di sopra di quella soglia c’è un taglio progressivo”. E non è possibile, avverte Crimi “un ripensamento” perchè “il modello della contribuzione diretta non ha funzionato. Adesso facciamo in modo che dalla direttiva europea non arrivi il danno vero”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2019 - 08:02