Dopo due anni di detenzione nel carcere di terni i due fratelli Raffaele e Aniello Cesaro, congiunti del senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, hanno ottenuto gli arresti domiciliari fuori dalla regione Campania. I due accusati di concorso esterno in associazione camorristica con il clan Polverino di Marano, come anticipato da Il Mattino, hanno ottenuto l’attenuazione della misura cautelare, come richiesto dai loro avvocati Vincenzo Maiello e Paolo Trofino. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli. Aniello Cesaro ha deciso di dimorare a Roma mentre Raffaele a Roccaraso, così come da richiesto dai due difensori. I due insieme ad una altra dozzina di indagati sono coinvolti nel processo che si sta celebrando davanti al Tribunale di Napoli Nord per lo scandalo della industrializzazione dell’area Pip del comune di Marano. Nella stessa inchiesta vi sono coinvolti il fratello Luigi, imprenditori, altri politici locali, tecnici comunali e Salvatore Polverino, figlio del boss Antonio, meglio noto come Zi Totonno.
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