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Camorra: la paura di altri agguati dopo l’omicidio Sibillo e la rottura tra o’ nannone e la famiglia del defunto baby boss. LE INTERCETTAZIONI

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Napoli. Subito dopo l’omicidio del baby boss Emanuele Sibillo c’è stato un violento scontro interno alla ‘Paranza dei bimbi’ perchè la famiglie della giovane vittima imputava ad Antonio Napoletano o’ nannone una presunta responsabilità della morte del congiunto visto che Emanuele Sibillo la notte del 2 luglio del 2015 si era diretto in via Oronzo Costa (la famosa ‘strada della morte) dove abitavano i nemici dei Buonerba per fare una rappresaglia. Rappresaglia che doveva servire come risposta al ferimento di o’ nannone e di altri due giovani avvenuto 5 giorni prima. Ma come è noto i “Capelloni” stanchi di subire ogni sera la stese contro le loro abitazioni, come hanno raccontato i numerosi pentiti, li stavano aspettando. Gli tesero una trappola. Ed Emanuele Sibillo, che era seduto dietro allo scooter guidato dal fratello Lino che indossava il giubbotto antiproiettile. rimase colpito mortalmente. La notte stessa si registrano decine e decine di telefonate tra affiliati e familiari e le forze dell’ordine che hanno numerosi telefoni sotto controllo ascoltano tutto. Sono passate le 2,30 della notte in cui è stato ucciso Emanuele Sibillo e la mamma di Antonio Napoletano o’ nannone chiama al telefono la figlia Carmela: “fate venire a qualcuno, io non ce la faccio, ho soltanto quella ragazza … la moglie diEmanuele (Mariarca Savarese) … sto morendo …”. E la figlia replica : “Madò … che stai dicendo mamma … ma dove l’ha preso?”. “Non lo so …. non sono arrivata a vedere … so solo che è morto”- “E dove sta?”. “Giù al pronto soccorso … dai a mammà”. “e Miariarca?” “sta qua sopra … inc”. Poi le due si salutano …”. Ma quello che accade nei giorni immediatamente successivi all’omicidio del baby boss è la testimonianza di come il timore di nuovi agguati e la paura di incursioni perfino nell’ospedale dove è ricoverato Antonio Napoletano abbi oramai preso il sopravvento tra affiliati e familiari dei componenti della ‘paranza dei Bimbi. E così i pareti di o’ nannone chiedono l’intervento di Ciro Contini o’ nirone perché vedono “movimenti strani”. Poi Bruna, la fidanzata di Napoletano e cugina dei Sibillo, chiede per due volte la presenza di Luca Capuano o’ cafone e ancora la mamma parlando al telefono con tale Antonio speiga che hanno spostato il figlio dal Loreto Mare dove stava ricoverato perché “non tengo di fiducia a nessuno … fanno paura … i compagni se lo vendono”. Il 6 luglio del 2015 Antonio Napoletano dall’ospedale chiama a Luca Capuano. “0′ cafon’, ma dove stai?”, chiede Napoletano, “A casa”, gli risponde. “Mi vuoi venire a prendere urgentemente in ospedale fratello?” E Capuano chiede: “Cugino dai, ma perchè non stai bene?”. La risposta di Napoletano lascia di stucco l’interlocutore. “Cugino, Brunella mi ha fatto le corna … mi vieni a prendere o te la faccio trovare … sfregiata, o’ cugino mi deve morire papà, la abboffo di coltellate.. vienimi a prendere ti sto dicendo …”. “Ma che coma ti ha fatto dai!! Dai e guarda; ti vuoi stare calmo un poco Antonio”, dice Capuano. Ma Napoletano insiste: “O’ cafòn’ guarda come te lo sto dicendo”, e Luca: “O cugì, deve morire mammà, sto . . . mo’ mi sto svegliando, non ho la macchina, daimni il tempo … inc …”. E Napoletano senza perdere tempo dice “Va bene, adesso mi prendo una macchina e vengo ciao”. “Ma quale macchina … Antonio ‘o frat e dai”. Dieci minuti dopo Brunella, la fidanzata di nannone chiama alla mamma in lacrime:

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Bruna: ma’ … senti mi vuoi venire far a prendere?

madre: perchè?

Bruna: ma’, questo mi sta dicendo moltissime parolacce per tutto l’ospedale, cioè risponde esagerato, mi ha picchiato … cioè, non voglio stare più, me ne voglio venire … eh … perchè ha detto che io gli ho fatto le corna, mi sono chi.. a tutte le persone di Napoli … gliel’ho detto … va bene …

madre: che ha detto?

Bruna: ha detto che io mi sono “chi…” a tutte le persone. Dai comunque fammi venire a prendere, non voglio stare più qua …

madre: Madonna, passamelo a me … però …

Bruna: . . . a tutti quanti … a tutti quanti …

madre: passamelo a me .. .

Bruna: no, ma’ non vuole parlare, mi sono scocciata … vedi chi mi deve venire a prendere ….

madre: eh, chi ti viene a prendere lì … mo’ fino a lì … passamelo un attimo a me

Antonio: sai a chi si è “chi…” questa? … si è chi… al cugino di Vincenzo Buonerba hai capito? Me lo ha detto anche in faccia … mo … mo … hai capito

madre: ma non darle retta, Antonio ma tu davvero ci credi? Anto’ …

Antonio: no, ma adesso me ne vado .. . mo’ me ne vado, la lascio qui; sono problemi suoi … te la passo dai …

Bruna: mamna, hai capito mi fai venire a prendere? Oh …

madre: … mc …

Bruna: ah?

madre: questo prende solo “capate” bello e buono … gli hanno tolti i tubi?

Bruna: no, comunque mamma fammi venire a prendere capito … mamma … mamma …

Dopo poco chiama alla suocera Bruna dice ad Assunta che il figlio è andato via e l’ha lasciata da sola in ospedale. Assunta si arrabbia e le chiede tutta la sua roba dove sia . Bruna le risponde che ha tutto lei e “o cafone” la sta andando a prendere. Assunta cerca di tranquillizza Bruna.

Quache settimana dopo Bruna manda un sms a Luca Capuano esplicito della rottura oramai definitva con o’ nannone: “Rincell a stu zvat ca nun s lav sta ca puttane pigi co pese mokk rincell ca nun ven  prp ca e pmezza soj ca cughim e muort e iss po vulev a brunell ca chiagnev sta lot e nun vnit chiu e cas nostr tutt quand”. Trascorrono altre due settimane e situazione oramai è degenerata tanto che la la mamma di Bruna e zia del defunto boss Emanuele Sibillo chiama all’ex consuocera parlando di Antonio Napoletano o’ nannone spiega: “…perchè da quando sei venuto sopra casa nostra … cioè sei stato solo un disastro… ci hai fatto sequestrare i mezzi … hai fatto le cattiverie a mia figlia …è successo questo guaio … allora tu di noi non hai capito niente, non hai capito neanche che mio nipote (Emanuele Sibillo) è morto … cioè è morto per…no, no, no … io non lo posso accettare questo fatto, perchè a me non è morto… inc … a me è morto il sangue mio, perché il figlio di mia sorella … quello è sangue mio … perchè mia sorella ba il sangue nostro … e allora per me, ma non è che … precisiamo la cosa … non è che quello se ne fotte che Emanuele è mmi o … dico come si è comprato con … cioè tu dopo quindici giorni che hai Emanuele fresco a terra te ne sei andato a ballare, sei andato a “chi….” Come la tieni la testa? Lo volevi fare? Nessuno dice che non lo dovevi fare, perchè stavi anche tu esaurito, ma portati a mia figlia, perchè tu a mia figlia ti sei trovata nei momenti brutti. Azz, tu a mia figlia la vuoi nei momenti brutti e nei momenti belli ti vuoi portare le puttane … no, allora fennati, mo’ basta, ho giurato … sacramentato … cioè però … mo’ che teniamo la mortalità a terra, teniamo il sangue terra, con me hai chiuso … con me ha chiuso, io non lo voglio vedere neanche morto a tuo figlio, te lo giuro … se venisse … inc … aspetta … no Susetta …. mi credi … se no Gesù se lo sto dicendo per peccato, domani mattina deve scendere mia figlia da Ischia, mi devono portare la notizia che è affondato lui e mia figlia a mare e non trovano neanche le ceneri… se viene da giù e dice è successo questa tale cosa ad Antonio, io dico sentite mi dispiace con tutto il cuore, ma pure mio nipote è morto, cioè l’ho proprio schifato a tuo figlio … guarda e lo sai, io per Antonio ci tengo, impazzivo … ma come si è comportato adesso con me ha chiuso, io stanotte l’ho visto perchè mi sono ritirata alle quattro che sono andata a giocare … figurati non gli ho dato proprio confidenza e lui neanche mi ha dato confidenza, perchèse mi da confidenza, ma non sai quello che gli devo consegnare. Con me ha chiuso, cioè a me non me ne fotte dei compagni, perchè i compagni sono sangue prestato, ma tu per Emanuele, tu eri peggio di Lino (Pasquale Sibillo), perchè tu per Emanuele sei il fidanzato della cugina, cioè Brunella fa parte di noi, Emanuele fa parte di noi. Come hai fatto in quindici giorni di andarti a chiavare queste ragazze in albergo e di andartene a ballare … e la domenica lei hai portare al mare e a mia figlia … cioè, non hai sentimenti, non c’è amore … cioè se io pure faccio uno sfogo, poi dopo dico … aspetta .. .però poi vado dentro da mia sorella perchè comunque quello è sangue mio .. dico perchè non ti sei portato a mia figlia? Disse no, quelli ci stanno tutti uomini a casa, noi siamo andati sopra la casa dove stava Antonio … Antonio sabato scorso non è andato proprio, Antonio sabato scorso è andato a Caserta a vedersene bene e non si fa; queste sono cattiverie, queste sono proprio cattiverie; per me ha chiuso, io glielo ho detto a mia figlia … se oggi o domani ti passa di far pace con Antonio vattene nel buvero (Borgo S. Antonio Abate), però ti possono fare il “mellone”, ti possono fare lo “strascino”, ti possono uccidere, a me … quando vuoi vedere a tua madre … “.


Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2019 - 23:33 / di Cronache della Campania


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