E’ crisi del Bitcoin, la piu’ nera nei 10 anni di vUna crisi nera, la peggiore nei suoi 10 anni di vita. Il Bitcoin e’ in calo da mesi, lasciando anche i suoi piu’ ferventi sostenitori a guardare increduli un crollo inimmaginabile che fa temere il peggio, ovvero che la criptovaluta non possa riprendersi. Viaggiando sui 4.000 dollari, il Bitcoin vale l’80% in meno rispetto ai 19.800 dollari del dicembre 2017. Il valore del mercato delle criptovalute, incluse le sorelle del Bitcoin, ha perso l’80% dal picco di gennaio 2018. E anche i volumi di scambio sulle maggiori piattaforme americane e’ in calo da 15 mesi consecutivi. Dati che non lasciano adito a dubbi: le criptovalute hanno perso appeal e la fuga degli investitori dal settore ha fatto molte vittime. Molte delle start up che avevano scommesso sul Bitcoin e sulle sue sorelle come le valute del futuro sono rimaste travolte dall’onda negativa e sono scomparse. Le initial coin offering sono ormai un ricordo del passato, privando cosi’ il settore di un’importante fonte di finanziamento. La situazione appare talmente difficile che molti dubitano che il Bitcoin potra’ mai riprendersi, anche in seguito all’incertezza regolamentare. La mancanza di regole ha fatto infatti si’ che gli investitori istituzionali non abbiano mai abbracciato il fenomeno, scoraggiando cosi’ l’adozione su ampia scala della criptovaluta. A dire il vero il Bitcoin non e’ estraneo ad alti e bassi. Durante il 2011 aveva perso il 95% del suo valore, e poi aveva recuperato. I prezzi erano poi scesi di un altro 85% fra il dicembre 2013 e il gennaio 2015, e poi si erano ripresi. La vera differenza e’ che ora il mercato e’ ben piu’ grande di quanto non era in passato e questo rende il recupero piu’ difficile. L’unica nota positiva e’ la tecnologia sottostante al Bitcoin, il blockchain, che ha un forte potenziale per essere usata in molte applicazioni piu’ comuni e a cui, secondo molti osservatori, la sopravvivenza di lungo termine delle criptovalute.
Articolo pubblicato il giorno 20 Marzo 2019 - 17:43