Le autorità neozelandesi hanno arrestato quattro persone, dopo un assalto armato a due moschee di Christchurch questo pomeriggio, il cui bilancio, non ancora accertato, sarebbe di almeno 40 vittime. Il premier australiano, Scott Morrison, ha identificato uno degli aggressori come un neozelandese nativo dell’Australia, che ha descritto come “un estremista di destra, un terrorista violento”. La Polizia neozelandese ha arrestato altri due uomini e una donna, ma non è ancora chiaro quante persone siano coinvolte in quello che appare un attacco coordinato e pianificato da tempo. Il principale sospetto dell’attacco, che prima di intraprendere la sparatoria avrebbe anche intrapreso una diretta streaming, aveva installato esplosivi sulla sua autovettura, che pero’ sono stati prontamente disinnescati dalle autorità.
Sui caricatori delle armi usate per la strage nelle moschee di Christchurch era stato inciso il nome di Luca Traini, 28enne di Tolentino autore della sparatoria contro gli immigrati avvenuta a Macerata il 3 febbraio del 2018 e per cui è stato condannato a 12 anni di carcere. Lo riporta il sito Stuff.co.nz precisando che vi erano incisi altri nomi tra i quali quello di Alexandre Bissonette, 29enne che nel 2017 uccise sei persone in una moschea di Quebec City. Inciso anche, secondo quanto emerge da foto che circolano in rete, il nome di Sebastiano Venier, il Doge veneziano che sconfisse i turchi nella battaglia di Lepanto nel 1571.
Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2019 - 08:17