Il giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, ferito la notte di domenica a Roma, resterà semiparalizzato a vita e non camminerà più: “La possibilità di riacquistare il movimento delle gambe attualmente, con le conoscenze mediche attuali, non è possibile”, ha spiegato il primario Neurochirurgia dell’ospedaliera S. Camillo-Forlanini di Roma Alberto Delitala, in un punto stampa. “Il nostro intervento – ha riferito Delitala – è consistito in una decompressione del midollo e nonostante questa, eseguita con i mezzi più avanzati, il midollo spinale non conduce: abbiamo fatto uno studio bioelettrico della conducibilità midollare e c’è una lesione midollare completa. Purtroppo vuol dire che, con le attuali conoscenze della scienza neurologica, al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale delle gambe. Appena i colleghi lo riterranno fuori pericolo, e quindi lo avvieranno a uno svezzamento dal respiratore, imposteremo un trasferimento in un centro di riabilitazione per consentire al paziente di riprendere una vita anche in presenza di una lesione midollare”. “L’esame è stato effettuato ieri e il padre del ragazzo è stato informato. E’ uno studio molto accurato: normalmente non abbiamo possibilità di andare in contrasto con i dati che ci dicono questi grafici che abbiamo fatto: lo studio bioelettrico è negativo, la possibilità di riacquistare il movimento delle gambe è attualmente, con le conoscenze mediche attuali, non è possibile”, ha concluso il medico. “A circa 48 ore dalla fine del complesso intervento toracico più neurochirurgico vertebrale a cui è stato sottoposto Manuel – ha riferito Emiliano Cingolani, anestesista responsabile della Rianimazione – il decorso post operatorio è soddisfacente, i parametri cardiorespiratori sono stabili, il ragazzo però è ancora sedato e sottoposto a ventilazione meccanica artificiale”. “Stante la bontà dei parametri vitali, le buone risposte all’intervento, anche la giovane età e il fisico prestante da nuotatore, se il decorso continua il questa direzione senza complicanze, pensiamo nei prossimi giorni di tentare una riduzione della sedazione e pensare a una possibile sospensione della ventilazione meccanica, cioè un risveglio del ragazzo”. Il ragazzo, ha detto ancora Cingolani, “non è ancora in grado di comprendere” che non potrà muovere le gambe, “perchè il dosaggio sedativo a cui è sottoposto non gli permette una chiara comprensione di quello che sta succedendo. Non possiamo ancora sciogliere la prognosi: l’intervento è stato molto complesso, multidisciplinare, dobbiamo aspettare ancora qualche giorno per considerarlo fuori pericolo, perchè le complicanze sono sempre possibili in questa delicata fase”. Delitala ha infine reso noto che “è stata rilevata una buona presa di contatto con l’ambiente, un buono stato di coscienza, dei buoni aspetti cognitivi e anche la completa immobilità degli arti inferiori. Il proiettile ha attraversato il polmone per arrivare poi alla vertebra, ha perso molto sangue: è stato un intervento salva vita molto complesso”.
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