Aggiudicato a un privato il Castello marchesale di Camerota. Una struttura del 1700 battuta all’asta fallimentare che si affaccia sul porto di Marina di Camerota. Tra i simboli del comune cilentano, ormai da tempo versa in uno stato di abbandono ed è stato al centro di non poche vicende giudiziarie tra cui sequestri per abusi edilizi. Ora il Comune ha sessanta giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione. Il Castello è stato venduto all’asta giudiziaria nel corso dell’udienza tenutasi presso il Tribunale fallimentare con una procedura durata diversi anni. Il prezzo fissato a base d’asta era poco più di un milione di euro ma a vendita è stata aggiudicata per setecentottantacinquemila euro. Nella piccola ma famosa località balneare ci si augura che la struttura possa restare nella disponibilità del Comune, quindi dell’intera comunità. Il Comune, come riporta Il Mattino, guidato dal sindaco Mario Scarpitta, fa sapere che farà di tutto per acquisire il bene. A ribadirlo è l’assessore all’ambiente Teresa Esposito: “Stiamo lavorando per poter esercitare il diritto di prelazione. Siamo consapevoli dell’importanza e del valore del nostro Castello”.
Il Castello rappresenta la più antica edificazione innalzata nel paese, simbolo e luogo di attrazione. Il nome stesso del paese è legato al maniero in quanto – come gran parte dei castellani dell’epoca – aveva la funzione di proteggere Camerota. Poi, nel tempo, l’incuria e l’inciviltà hanno fatto il loro corso, lasciando segni inequivocabili di degrado e trasformandolo in una discarica di rifiuti. Gli ultimi proprietari diedero inizio ad importanti lavori di riqualificazione e ristrutturazione del maniero ma un’ordinanza di sospensione da parte della Soprintendenza di Salerno e al successivo decreto di vincolo dell’intero complesso edilizio, bloccò il processo di trasformazione. Nel 1954 il palazzo marchesale fu acquistato da Romano Domenico insieme ad altre due persone e per un periodo fu adibito ad albergo. Dopo circa vent’anni fu ceduto alla famiglia Camuso. Negli anni Sessanta all’interno del palazzo veniva celebrata la presa della Bastiglia ogni 24 di luglio per i turisti francesi in vacanza presso il Club Med di Palinuro. Qualche anno fa il tentativo da parte di un’associazione socio culturale con l’intento nobile di adottare il bene per rimetterlo in sesto ma oltre ai fondi necessari bisognava attendere il parere della Soprintendenza.
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