Non sono bastate le scuse ai giudici e alla famiglia di Maurizio Fortino da parte di Davide Giorgio Sanzone. Fortino il 20 luglio del 2017 con una sola coltellata provocรฒ la morte dellโuomo, un infermiere di 52 anni trovato nellโappartamento con lโex moglie di Sanzone. I giudici della corte dโAppello hanno condannato lโuomo ad una pena di 15 anni per omicidio volontario. I giudici, nel corso dellโudienza, hanno verbalizzato le dichiarazioni spontanee dellโimputato che ha chiesto perdono alla vittima spiegando di non voler uccidere lโinfermiere, confermando quanto riferito ai carabinieri subito dopo lโomicidio. Lโuomo ha dichiarato di aver agito per gelosia pregando la vittima di non denunciarlo. Il 52enne subito dopo la coltellata si mise in sella al suo scooter in direzione dellโospedale. Durante il tragitto cadde e fu soccorso da unโambulanza chiamata da alcuni passanti. Arrivรฒ in condizioni disperate in ospedale ma la ferita, inflitta con un coltello dalla lama di circa cinque centimetri, lโha portato alla morte. Lโomicidio si รจ consumato a Nocera, a casa dellโex moglie di Sanzone. I due erano infatti separati da poco piรน di cinque anni. Lโuomo rientrando a Milano si diresse prima verso casa sua e poi dallโex dove notรฒ la presenza dellโuomo con il quale aveva una relazione con la donna. Entrato in casa ritrovรฒ il 52enne nel bagno cosรฌ Sanzone si diresse in cucina, prese un coltello e lo colpรฌ. Durante l’interrogatorio di garanzia lโaggressore sostenne di essere stato aggredito da Fortino e di averlo colpito nel tentativo di difendersi e che a fargli perdere il controllo fu la presenza in casa della figlia che non avrebbe dovuto vedere altri uomini in compagnia della madre.
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2019 - 12:44