Si balla senza sosta questo weekend al Common Ground di Napoli: dopo il ritorno, stasera, del Latin Party, domani (venerdì 1 marzo) l’industrial bistrò di via Scarfoglio apre le porte per festeggiare il Carnevale con una serata ricca di variazioni sul tema: salto indietro nel tempo con “Guys’n’Dolls – The vintage culture party”, un format dedicato alla musica, ai balli e allo stile in voga tra gli anni ‘20 e ’50. Dalle 21:30 al via il workshop di ballo con i maestri di SWINGin’ Napoli, associazione nata al fine di diffondere la danza e la musica Swing and vintage vernacular Jazz. La Live Music della serata è affidata a Antonio Sorgentone, cantante e pianista che nel proprio repertorio propone un mix di 50’s R’n’R, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani. Durante i suoi spettacoli riesce a conquistare ogni tipo di pubblico grazie al suo carisma e alla sua indiscutibile bravura tecnica, testimoniata dagli oltre 600 concerti eseguiti in Italia e in Europa: Svezia, Finlandia, Francia, Germania, Belgio, Svizzera. A seguire Dj Set. (Free entry entro le 23.00 e dopo le 23.00 15 € con drink incluso.
Sabato 2 marzo la sfida è in maschera: il dress code prevede lo scontro tra Celebrity vs Cartoon. A fare da sfondo a finti cantanti e eroi del piccolo schermo sarà il live de “I Cristiani d’Avena”. La Cartoon band – composta da Matteo Mancuso, Lorenzo Cicerchia, Simone Tomei e Davide Cherubini – nasce a Roma nel 2014 con l’obiettivo di far ascoltare le sigle dei cartoni animati più amati, riproponendo i temi di personaggi di culto, tra cui Jeeg Robot e l’Uomo tigre, Pollon e Dragon ball, Mila e Shiro e Pokémon e molte altre ancora con mashup molto particolari (Queen, Led Zeppelin, Battisti). Al Common Ground portano il loro show coreografico, costruito ad hoc con momenti divertenti, video e tanta buona musica. In tour ininterrottamente da 4 anni, tra le loro collaborazioni figurano Vince Tempera, Fiordaliso e i Gem Boy. “Vogliamo trasmettere la nostra energia – dicono i quattro – la nostra passione, e allo stesso tempo condividere con il pubblico i nostri momenti d’infanzia più significativi, e far sì che le persone riescano a staccare la spina dal mondo reale e dai loro problemi ritornando bambini, anche se solo per qualche ora”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Febbraio 2019 - 14:36