Un calvario durato sei anni da quel lontano 23 Febbraio 2013, quando il presidente della sezione elettorale numero 33 a Torre dl Greco, si vide incriminato per aver violato la legge elettorale. Questi aveva attirato l’attenzione di un poliziotto, di servizio all’edificio scolastico “Nazario Sauro”, su delle schede per la votazione in suo possesso. Il presidente di quella sezione, il professore Giosuè Battaglia, era arrivato con dieci minuti di ritardo sull’orario di apertura della sezione e aveva trovato fuori della stanza un elettore che protestava per il ritardo. L’elettore dopo aver espresso il voto esprimeva la volontà di denunciare l’accaduto e il poliziotto subito si dava da fare per identificare il presidente, che in quel momento stava lavorando due schede, per la Camera e Senato al fine i far votare un lettore componente di quel seggio. Questi aveva le schede tra le mani e nel cercare il documento d’identità , dava l’impressione che quelle schede erano tate prelevate dalla tasca interna del cappotto. Di qui il sequestro delle schede all’interno della sezione, la perquisizione a casa del presidente da cui non si riscontrava altro, le dimissioni volontarie del presidente dal suo incarico, la chiusura delle operazioni dl seggio senza alcun problema al riscontro. Tutto questo vagliato dai giudici del Tribunale di Torre Annunziata che alla fine hanno emesso sentenza di piena assoluzione del presidente, per i reati contestatogli e con la formula “Assolto per non aver commesso il fatto”. Il professor Battaglia a tal proposito dichiara: “Purtroppo questo succede quando chi è tenuto a certi compiti, va oltre e ignora certe leggi in materia. Il mio dispiacere è non aver potuto avere la libertà a partecipare alle diverse attività che richiedono la presenza di alcuna condanna in corso. Sono soddisfatto della sentenza, in quanto è espressione della mia estraneità dei fatti per i quali sono stato scagionato”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Febbraio 2019 - 09:42