Tifoso dell’Inter morto: per il pm, Piovella non deve rimanere in Lombardia: ‘Sorveglianza speciale per ultrà’. Lui, non ho diretto scontri. Deve essere applicata la sorveglianza speciale per “pericolosità sociale”, anche con “divieto di soggiorno in Lombardia”, a Marco Piovella, detto ‘il Rosso’, ritenuto il capo dei Boys della curva interista e in carcere per rissa aggravata e altri reati per gli scontri del 26 dicembre prima della partita Inter-Napoli in cui ha perso la vita l’ultrà Daniele Belardinelli. Lo ha chiesto il pm di Milano Francesco De Tommasi nell’udienza davanti alla Sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, dopo che nelle scorse settimane la stessa Questura di Milano aveva richiesto la sorveglianza speciale per l’ultrà per la durata di 3 anni. I giudici si sono riservati di decidere e lo faranno nei prossimi giorni. In udienza era presente anche Piovella che ha fatto dichiarazioni spontanee per ribadire che lui non è “il capo della curva interista” e non ha “organizzato” il blitz contro gli ultras napoletani. Per l’avvocato Mirko Perlino la richiesta di divieto di soggiorno in Lombardia è’ “assurda”. Per il pm se resta in Lombardia c’e’ un “rischio di serialità”.
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