Vivono entrambi al rione Mercatello i due fratelli rivali: uno vittima e l’altro mandante di veri e proprio agguati ai danni del congiunto, pestato di botte una prima volta davanti al cimitero, dove lavora, e una seconda volta in strada. Il motivo è legato a questioni di eredità. La vicenda risale al periodo compreso tra il 2013 ed il 2014 quando tra i due congiunti cominciarono a registrarsi violente discussioni a causa della divisione ereditaria. Secondo la sessantacinquenne, assistita nel processo dall’avvocato Damiano Balestrieri, il patrimonio familiare non era stato diviso in modo equo così avrebbe cominciato a pretendere dal fratello, a cui era stata assegnata la casa dove l’uomo viveva con l’anziana madre, ulteriori somme di danaro oltre a quelle già concordate. La situazione, come riporta Il Mattino, tra i due sarebbe divenuta sempre più tesa tanto che la donna avrebbe cominciato a minacciare di morte il fratello aggredito una prima volta nel novembre 2013 da un uomo incappucciato che gli sferrò una raffica di pugni mentre si accingeva a chiudere il cancello del cimitero, e una seconda volta nel febbraio 2014 quando, mentre aveva il portabagagli della propria auto aperto, fu spinto e gli fu chiuso violentemente lo sportello in testa. Per questo secondo episodio l’uomo riportò lesioni gravi. Le minacce cominciarono poi ad essere indirizzate anche al figlio attraverso lettere minatorie: fu proprio il nipote dell’imputata a incastrare la zia attraverso un registratore piazzato nella stanza da letto della nonna novantenne costretta a letto.
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