La revoca della scorta al giornalista Sandro Rotolo deriva “evidentemente da valutazioni che gli organismi, ai quali compete, esprimono. Sono del parere che i soggetti a rischio vanno sempre protetti. Di volta in volta i parametri sono quelli anche della maggiore visibilita’, del tipo di inchieste, di tutto cio’ che si esprime nell’ambito di un’attivita’ lavorativa giornalistica”. Cosi’ il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, a margine di “Contromafiecorruzione” in corso a Trieste. “E’ evidente – ha affermato il procuratore – che lo Stato si trova ad affrontare tantissime problematiche proprio in ordine al rischio delle persone. E’ anche evidente che il diritto alla sicurezza non deve mai ridurre la sicurezza dei diritti”. Cafiero De Raho ha poi ricordato un incontro ad Arezzo con la presenza del giornalista Paolo Borrometi, “che ha raccontato tanti episodi che sono avvenuti in suo danno. Questo perche’ non si e’ intervenuto in tempo. Pero’ si e’ potuto salvare la sua vita perché una scorta gli e’ stata data e gli e’ stata mantenuta. Questo senza voler creare polemiche, spettano ad altri organismi”.
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