Alcuni operai a lavoro in via Schiavone (frazione Fimiani), a Castel San Giorgio, trovano alcuni resti umani all’interno di un canale di scolo nei pressi dela linea ferroviaria. Precisamete il ritrovamento riguarda un teschio e parte di una cassa toracica e, nel dubbio si trattassero di resti animali o umani, decidono di chiamare i carabinieri. Le prime attività d’indagine sono state condotte dai militari del nucleo operativo di Mercato San Severino, insieme a quelli della sezione scientifica del comando provinciale che, a pochi metri di ditanza dal primo ritrovamento, hanno rinvenuto anche brandelli di stoffa appartenenti probabilmente a indumenti. La macabra scoperta è avvenuta ieri mattina ed è stata aperta un’indagine della procura di Nocera Inferiore, che non esclude che quelle spoglie possano appartenere a Caterina Perozziello, l’anziana di settantatrè anni scomparsa il 17 settembre 2016. La donna uscì di casa senza fare più ritorno. I familiari non hanno più avuto sue notizie, nonostante vari appelli, come quello alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, e le ricerche svolte per giorni dalla Protezione Civile. Dopo quasi un mese dalla sua scomparsa, la procura non escluse l’ipotesi di omicidio in quanto l’anziana donna, prima che si perdessero le sue tracce, avrebbe effettuato un prelievo da un conto corrente a lei intestato, portando con se una grossa cifra in denaro. Agli atti di quell’indagine, ci sono i verbali riempiti dal figlio della donna, e dalla moglie, sentiti per oltre dieci ore dai carabinieri. I due presero le distanze da ogni responsabilità sulla scomparsa della pensionata.
L’uomo, come ricorda Il Mattino, intervenendo proprio alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, spiegò con forza di non essere il responsabile della scomparsa della madre, precisando di non essere indagato. Quel giorno, l’anziana era uscita a comprare il pane, poi sarebbe andata in chiesa. Intorno all’ora di cena – secondo testimoni – si sarebbe diretta verso casa per recuperare un ombrello che aveva dimenticato. Una donna riferì di averla vista vicino a un bar ma poi nessuno più l’ha vista. Secondo i suoi parenti più stretti, come il nipote che fu tra i primi a lanciare l’appello sulla scomparsa, Caterina Perozziello era un soggetto cardiopatico, soffriva di diabete e anche di perdite di memoria, dovute all’Alzheimer.
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