Non ci sarà udienza preliminare, si passerà direttamente al processo. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata accelera e chiede il giudizio immediato per il ristoratore di Sorrento, Mario Pepe, in carcere dallo scorso 4 dicembre con l’accusa di aver drogato ed abusato di una ragazza di Piano di Sorrento all’interno del suo locale. Pepe, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbe avvalso anche di una complice: Chiara Esposito, 23enne che è attualmente agli arresti domiciliari. I due si ritroveranno il prossimo aprile davanti al collegio del Tribunale di Torre Annunziata per la prima udienza del processo. Era il 12 novembre del 2016 quando una 22enne di Piano di Sorrento avrebbe cenato e sniffato cocaina nel ristorante di Pepe. In un secondo momento la giovane avrebbe accusato un malore e si sarebbe svegliata nuda sul bancone del locale. Solo dopo qualche settimana la scoperta agghiacciante. A rivelare i fatti alla ragazza un amico. “Chiara ti ha venduto a Mario per 100 euro, non volevi fare sesso con lui così ti ha sciolto la cd. ‘droga da stupro’ nel vino e sei stata violentata”. Il caso è seguito dagli agenti del commissariato di Sorrento che hanno sequestrato i cellulari dell’imprenditore e della 23enne e si sono avvalsi anche di perizie tecniche come quella tossicologica sul capello della vittima.
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