“Apprendiamo dalla stampa che l’Amministrazione comunale stia mettendo a punto un progetto per fare del Centro Direzionale di Napoli il più grande museo di arte contemporanea all’aperto. Sicuramente una bella notizia, peccato che la Municipalità non ne sa nulla e non è stata minimamente coinvolta, a differenza di quanto emerso dalle
dichiarazioni ufficiali del Comune. In ogni caso per noi le priorità sono e restano altre e riteniamo che quell’area abbia bisogno soprattutto di cura, pulizia e sicurezza”. Ad affermarlo è Giampiero Perrella, Presidente della IV Municipalità di Napoli.
“Si tratta -spiega Perrella- dell’ennesimo schiaffo al decentramento amministrativo. E’ grave, infatti, che l’Assessore Daniele non abbia né coinvolto né condiviso con la Municipalità il progetto delle opere d’arte da installare nel Centro Direzionale. Nessuna comunicazione, nessun invito ufficiale, il nulla più assoluto. Un vero peccato perché all’Assessore, che forse conosce poco la città, avremmo spiegato che, oltre alle opere d’arte, il Centro Direzionale ha bisogno di ben altro, a cominciare dai servizi che oggi il Comune centrale non è in
grado di assicurare. Aiuole sporche pulite occasionalmente, pavimentazione divelta, griglie fognarie ostruite, prostituzione h24 e l’elenco potrebbe continuare. Per non parlare degli ascensori e delle scale mobili mai entrate in funzione. Ma di cosa ci sorprendiamo? Gli uffici comunali non sono in possesso nemmeno delle certificazioni del
collaudo rilasciate al momento della costruzione e della consegna del Cdn. Per non parlare dei documenti attestanti il peso massimo sostenibile dalla piastra pedonale. Una carenza imperdonabile per la terza città d’Italia, soprattutto per la sicurezza, e che ad oggi impedisce anche di organizzare eventi e manifestazioni all’interno di
un Centro Direzionale sempre più desolante”.
“Ben vengano le opere d’arte moderna e la collaborazione con il mondo accademico -conclude Perrella-, ma i residenti e la Municipalità per il Centro Direzionale pretendono di più, molto di più e, di certo, non possono accontentarsi di progetti che ignorano completamente le vere priorità del quartiere”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2019 - 19:19