È in tutte le librerie italiane il libro PEPPINO DI CAPRI E I SUOI ROCKERS di Gianmarco Cilento, recentemente pubblicato per Graus Editore con la prefazione del compositore e cantautore Mimmo di Francia. Il volume, strutturato in sei capitoli di racconto, attraversa il periodo artistico di Peppino di Capri dagli inizi con il batterista Ettore “Bebè” Falconieri nel 1954 circa fino al 1968, anno dello scioglimento del complesso formatosi dieci anni prima, appunto, “Peppino di Capri e i suoi Rockers”, nome formale utilizzato nelle copertine dei dischi 45/33 giri e nei cartelloni per le esibizioni nei locali dal vivo, sia in Italia che all’estero.
Finora sul personaggio sono stati pubblicati due volumi di rilievo, quello di Geo Nocchetti, Peppino di Capri. Il sognatore, Edizioni Rai/Eri, Roma, nel 2004; l’altro di Vincenzo Faiella e Sergio Vellino dal titolo Peppino di Capri. Discografia illustrata, cinquant’anni dal 1958 al 2008, Nicola Longobardi Editore, Castellamare di Stabia, 2008. Il primo è una sorta di intervista al cantante sulla vita professionale che va dagli esordi sino agli anni Novanta. Il secondo è un elenco illustrato della discografia italiana e straniera con brevi passaggi monografici.
Il libro Peppino di Capri e i suoi Rockers di Gianmarco Cilento, pubblicato da Pietro Graus con la prefazione del compositore e cantautore Mimmo di Francia, 142 pagine, euro 15,00, intende essere ciò che forse è assentenei due precedenti lavori, e cioè una biografia artistica organica del cantante nel suo periodo di militanza con i Rockers, elemento unico e irripetibile, grande motivo della sua fortuna professionale.
Nonostante la lunga carriera artistica di Peppino di Capri, questa monografia si ferma allo scioglimento del primo complesso, per una ragione specifica. Poiché è corretto puntualizzare che Peppino non è da considerare un solista assoluto, in quanto nel decennio che ha maggiormente caratterizzato il suo personaggio musicale, appunto gli anni Sessanta, molta della sua fama di interprete e di arrangiatore si lega indissolubilmente al merito dell’eccellente collaborazione coi Rockers, che oltre ad essere statauna delle formazioni più longevenell’accompagnamento di un cantante in voga, è stata anche tra le formazioni più libere tra quelle affiancate e supportate sulla scena dal cantante leader, quindi in questo caso non totalmente indipendenti come un complesso a sé. Perciò, sebbene la parte complessiva affrontata in questa sede sia solo un sesto della carriera discografica effettiva di Peppino di Capri, essa è in realtà la più importante, redditizia e celebre, ma anche quella dove il cantante e i suoi musicisti hanno lanciato i loro brani più noti. L’autore affronta l’argomento da un punto di vista scientifico, ma anche critico e investigativo, basandosi sulle fonti autorevoli e collaudate presenti in bibliografia.
Articolo pubblicato il giorno 4 Febbraio 2019 - 19:43