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Omicidio Faucitano, il Riesame: “Alfano, Adini e Rizzo resteranno in carcere”

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Scafati. Omicidio Faucitano: l’accusa regge, confermato l’arresto per Carmine Alfano, Marcello Adini e Pasquale Rizzo. I giudici del Tribunale del Riesame di Salerno hanno rigetto il ricorso del collegio difensivo dei tre indagati arrestati per omicidio in concorso a gennaio scorso. Secondo i giudici del Riesame che hanno valutato le tesi difensive degli avvocati difensori, le accuse contestate dalla Dda di Salerno e avallate dal Gip Maria Zambrano nella sua ordinanza sono fondate come fondata è l’ordinanza cautelare emessa per cui la misura da applicare non può che essere quella del carcere.
Carmine Alfano è ritenuto il mandante e l’esecutore, insieme a Marcello Adini, dell’omicidio di Armando Faucitano ucciso in piazza Falcone e Borsellino, il 26 aprile 2016. Mentre Pasquale Rizzo è accusato di essere la talpa che portò Faucitano ai killer e fece la soffiata che ne decretò la condanna a morte. Duplice il movente, secondo gli inquirenti, che portò mandanti e killer ad uccidere Faucitano, pregiudicato agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di stupefacenti. L’uomo, secondo quanto raccontano alcuni collaboratori di giustizia, sarebbe stato un confidente delle forze dell’ordine e tra le ‘spiate’ vi sarebbe anche quella contro Alfano, ritenuto il gestore delle piazze di spaccio di Scafati, con legami con Michele Matrone, figlio del boss, e il clan Aquino-Annunziata. Inoltre, proprio con Alfano, Faucitano avrebbe avuto un debito per acquisti di stupefacenti.
Tanto bastò per decidere la sua uccisione, plateale, in Piazzetta Genova, il 26 aprile del 2016.


Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2019 - 21:06 / di Cronache della Campania

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