Un mega striscione “No allo smog”e la scritta a caratteri cubitali Liberi e mobiliper denunciare lo stato di degrado del trasporto pubblico in Campania. Stamattina oltre 50 volontari di Legambiente e gli studenti dell’Istituto Einaudi di San Giuseppe Vesuviano si sono ritrovati in Piazza Garibaldi a Napoli per un flash mob(ility) in occasione della sosta alla stazione Centrale del Treno verdedi LegambienteeFerrovie dello Stato Italiane.
«Una mobilitazione per chiedere treni più efficienti, puntuali, puliti e sicuri in una regione dove il trasporto pubblico su ferro e su gomma, con i casi limiti di Circumvesuviana e Cumana, è insostenibile con gravi ricadute economiche, sociali ed ambientali. Oggi – commenta Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – essere pendolare in Campania è un atto di coraggio quotidiano tra soppressioni di corse, ritardi improvvisi, condizioni di viaggio inaccettabili e indegne. Davanti a questo scenario la Regione e il Comune di Napoli continuano a litigare senza arrivare a nulla di fatto mentre gli unici a pagare sono sempre i cittadini campani che anno dopo anno assistono a continui tagli ai servizi ferroviari mentre subiscono continui aumenti delle tariffe. Tutto questo è inaccettabile e insostenibile.
Del resto lo sfascio del trasporto pubblico è fotografato dai numeri. Sono 370 i treni in circolazione in Campania con un’età media di 19,8 anni. In otto anni tagli complessivi al servizio ferroviario è pari al 8% mentre le tariffe sono aumentate del 48%. La conseguenza è la perdita in sette anni di oltre 158mila pendolari che hanno abbandonato i mezzi pubblici a favore delle auto. Un crollo del 34% che in termini pratici significa che oltre 79mila auto sono ritornate a circolare sulle nostre strade con più ingorghi e più smog.
Articolo pubblicato il giorno 27 Febbraio 2019 - 14:27