C’e’ Xel, artista torinese, che a Napoli non e’ mai stato ma il suo scorcio dei Quartieri Spagnoli lo ha gia’ immaginato, buttando giu’ un bozzetto. C’e’ Luigi Loquarto e la sua foglia di mandorlo nella nicchia della Fondazione Foqus, considerato simbolo di rinascita in omaggio ai Quartieri, “da pianta che genera nuove piante e le nervature delle foglie, come d’incanto, diventano i vicoli del territorio” come si afferma in una nota. C’e’ Iabo, con il suo Don Pedro che diventa icona pop, sagoma di un profilo che evoca la storia, quel Don Pedro da Toledo ideatore dei Quartieri secoli fa, contrasto tra epopea e social network in una cornice di “mi piace”. Si chiude oggi Start, Street Art, Comunita’ e territorio, la due giorni promossa da Mecenate 90 e Fondazione Foqus, patrocinata da Comune e Fondazione con il Sud. Oltre a queste tre opere (promosse da Inward) ci sono i Guerrilla Spam e la loro edicola votiva dei giorni nostri, progettata, si evidenzia ancora, con i ragazzi diversamente abili di Argo e gli studenti della Scuola Diffusa DPDB (promossa da FOQUS). Dentro, icone un po’ speciali, da Maradona alla Madonna. “Poi c’e’ Vittorio Valiante e la sua Tarantina Taran, ultimo ‘femminiello’ rimasto ai Quartieri spagnoli e icona di forza e coraggio”. I tavoli di lavoro sono proseguiti a Foqus con un “non convegno” teso “non a dare risposte ma a porre nuove domande sul rapporto tra street art, comunita’ e territorio”. Tra i partecipanti, artisti, esperti del settore, operatoie e amministratori pubblici. L’iniziativa e’ stata organizzata in collaborazione con 999Contemporary, Ecomuseo Casilino, Inward Osservatorio sulla creativita’ urbana, Tavolo per la creativita’ urbana del Comune di Napoli, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Accademia di Belle Arti di Napoli, Associazione Hermes, TeatrInGestAzione.
Articolo pubblicato il giorno 9 Febbraio 2019 - 19:03